Il Tribunale dell’Aia ancora tace.
(ASI) Le accuse mosse dagli attivisti della Flottilla contro l’esercito israeliano per presunti atti di violenza nei confronti di Greta Thunberg durante la sua detenzione sono estremamente gravi, e i dettagli emergono con crescente precisione di ora in ora.
Dopo essere stata arrestata illegalmente il 1° ottobre 2025 durante la missione umanitaria Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, Greta Thunberg è stata detenuta in Israele. Diversi attivisti e testimoni hanno denunciato atti coercitivi e di sopraffazione. A Greta Thumberg sarebbe stata riservata un particolare tipo di violenza. Sarebbe stata trascinata per i capelli, picchiata, e costretta a baciare la bandiera israeliana, secondo il giornalista turco Ersin Çelik.
Gli attivisti sarebbero stati tenuti in condizioni igenico-sanitarie disastrose. Inoltrte attivisti italiani, tra cui parlamentari, hanno parlato di “umiliazioni” e “torture”, descrivendo Greta come “esibita come un trofeo”.
Il governo israeliano ha negato tutte le accuse, definendole: "bugie sfacciate” e “propaganda ostile" perché tutti i diritti legali sono stati rispettati, inclusi accesso a cibo, acqua, cure mediche e assistenza legale.”. A chi credere?
Se si devono ascoltare certi alti esponenti del Governo israeliano, qualche dubbio viene.
Il ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvi si è detto “orgoglioso” del fatto che gli attivisti della Flotilla siano stati trattati come “terroristi”.
Le reazioni internazionali: il governo svedese ha espresso preoccupazione e ha chiesto chiarimenti ufficiali. Le Organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto un’indagine indipendente. Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla legalità del blocco su Gaza e sul trattamento dei detenuti da parte di Israele.
Tutto materiale per il Tribunale dell'Aia che - cosa singolare - non si è ancora espresso.
*Immagine generata da A,I, Sora su disposizione Redazione ASI.



