(ASI) Il Messico è pronto alla guerra commerciale con gli Usa, in prossimità della scadenza del termine per l'estensione dei dazi del 25% sui prodotti messicani che entrano negli Stati Uniti, la presidente Claudia Sheinbaumha ribadito che il Messico è un grande Paese, libero, sovrano e che non sarà subordinato alle grandi potenze.
La prima mandataria del paese indiolatino si è fiduciosa di una sospensione definitiva dei dazi entro domani, martedì 4, sottolineando: “il Messico è rispettato in qualsiasi parte del mondo, perciò chiediamo di essere trattati come pari;ecco perché ho sempre detto: cooperazione, coordinamento, sì; subordinazione, mai” ricordando anche i negoziati di febbraio col suo alter ego statunitense Donald Trump.
Il capo dello Stato ha sottolineato ancora una volta che l'economia statunitense sarà colpita da queste tasse e ha sottolineato l'importanza dei prodotti realizzati dai connazionali messicani che finiscono sulle tavole degli americani, nonché il contributo che questi danno al Pil di quel Paese. “L'ho già detto, gli Stati Uniti non sarebbero quello che sono se non ci fossero i messicani che lavorano lì.Se non ci fossero i nostri connazionali a lavorare nei campi dall'altra parte, i migliori lavoratori agricoli, non ci sarebbe cibo sulla tavola americana”.
Nel frattempo, il Segretario al Commercio della sua amministrazione, Howard Lutnick, ha dichiarato in un'intervista alla Fox News che i dazi su Canada e Messico entreranno in vigore come previsto, ma che sarà lo stesso presidente a determinarne i livelli esatti.Secondo Lutnick, entrambi i Paesi hanno lavorato in modo “ragionevole” per proteggere i propri confini e, di conseguenza, il capo dello Stato sta valutando i livelli tariffari da stabilire e come intende comportarsi con entrambi i Paesi. Il funzionario ha ammesso che la decisione spetta esclusivamente a Trump: “Per quanto riguarda la questione in sé, lasceremo che siano il presidente e il suo team a negoziare”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia