(ASI) Il presidente venezuelano Nicolás Maduro, parlando nel corso riunione della Commissione nazionale per la riforma costituzionale, ha affermato che con la nuova Costituzione il Venezuela sarà un paese ancora più forte, pacifico e sempre più centrale nello scacchiere globale.
Asserendo che si tratta di un processo costituente popolare che risiede nel popolo, il primo mandatario ha aggiunto che immagina il Venezuela come una nazione pacifica e prospera ribadendo che questo processo costituzionale consiste nel ratificare la struttura del 1999 e nell'ampliarne tutte le norme e i mandati.
“Oggi abbiamo infinite possibilità di informare, elaborare e ascoltare le persone, per determinare correttamente la direzione che la stragrande maggioranza del nostro paese desidera per il Venezuela”. Maduro ha anche ricordato che la proposta di riforma affronta quattro questioni fondamentali: ampliamento e miglioramento della democrazia partecipativa, protagonistica e diretta; costruzione di una nuova società; un nuovo modello economico diversificato e l'aggiornamento del testo.
“La prima riguarda la democratizzazione, l’ampliamento dei diritti politici e la vera democrazia diretta del popolo, alla luce delle esperienze e delle utopie. Il secondo grande tema è la società: la nuova modernità, i veri valori da costruire per una società umana”, ha affermato il capo dello Stato aggiungendo l’auspicio della costruzione di “una potente capacità di innovazione che rompa tutte le dipendenze; e che il colonialismo mentale, gli antivalori, la distruzione del nucleo familiare e la tecnologia non prendano posizione”.
La terza questione è di natura economica. A questo proposito, il Capo dello Stato ha riconosciuto la necessità di salvare quelli che chiamiamo i motori fondamentali. “Oggi, dopo aver subito sanzioni penali, ripercussioni sulla nostra economia e dopo aver recuperato il paese, stiamo costruendo una nuova economia produttiva, autosufficiente, con una base economica che costruisca anche un modello sociale di uguaglianza, di recupero dei diritti. La base economica stessa è la base della nuova società. Loro lo sanno, ecco perché hanno lanciato missili contro l’oro, contro l’economia, contro il petrolio”.
Fabrizio Di Ernestoc per Agenzia Stampa Italia