(ASI) La situazione tra Israele e Libano è estremamente tesa. Negli ultimi giorni, il Vicino Oriente è stato teatro di una nuova escalation di tensioni tra Israele e il Libano, con conseguenze gravi sia a livello militare che civile. Il gruppo libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco contro una base dell'IDF (Israel Defense Forces) nei pressi di Haifa, senza tuttavia causare l'attivazione delle sirene di allarme o danni significativi.
Israele ha risposto con ulteriori bombardamenti su postazioni di Hezbollah in territorio libanese.
Israele ha colpito tre basi della missione UNIFIL schierata nel sud del Libano, tra cui anche due basi italiane. Le autorità libanesi hanno riferito che nelle ultime 24 ore almeno 60 persone sono rimaste uccise e 168 ferite. La situazione è caratterizzata da una forte risonanza internazionale e da un rischio crescente di ulteriore escalation.
Il governo italiano ha espresso la sua ferma condanna dell'attacco, definendolo inaccettabile. La comunità internazionale ha chiesto un'immediata cessazione delle ostilità e il rispetto delle missioni di pace dell'ONU. Le operazioni militari in corso mettono a rischio la stabilità di tutta la regione, sollevando preoccupazioni anche sul fronte umanitario.
Una situazione delicata che richiede una risposta diplomatica e un impegno per la pace nella regione.