(ASI) L’Ambasciatore André Philippe Gauze è stato nominato il 12 luglio 2023 Console Generale della Costa d’Avorio con sede a Milano. L’ambasciatore Gauze ha studiato in Francia, si è diplomato all’Università di Metz, ottenendo un “Diplôme d’Etudes Approfondies” nel 1983. Ha ottenuto un altro diploma con opzione diritto all’Università Felix Houphouet Boigny di Abidjan.
Durante la sua carriera, questo emerito diplomatico, ha occupato svariate funzioni. È stato Vicedirettore al Ministero della Salute come incaricato degli studi. Al Ministero degli Affari Esteri è stato vicedirettore del dipartimento Asia, Medio Oriente ed Estremo Oriente. Nel 2013viene promosso direttore del dipartimento Asia, Oceano Pacifico ove ha rinforzato le relazioni di cooperazione tra la Costa d’Avorio e i Paesi asiatici concludendo progetti di partnership. Da diplomatico è stato Primo Segretario nell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Spagna e poi presso la rappresentanza diplomatica ivoriana nella Santa Sede in qualità di Ministro Consigliere e incaricato di affari.
Eccellenza, é da poco in Italia, e la domanda più comune è: qual è la sua prima impressione generale?
L’Italia è una grande nazione, sono onorato d’essere il Console Generale nel cuore economico ed industriale dell’Italia ossia la Lombardia. La mia giurisdizione copre 13 regioni. Nelle mie prerogative ci sono: coordinare la diaspora ivoriana poiché in Italia ci vivono regolarmente circa 28 mila ivoriani di cui 8 mila in Lombardia. La Costa d’Avorio ha un’economia che si basa sull’agricoltura. L’ambizione del mio Paese è trasformare le materie prime in prodotto finito. Quindi si tratta di avere il know how italiano in chiave di piccole e medie imprese e soprattutto prendere a modello il sistema italiano. Vorrei ricordare che la creazione del Consolato Generale in Italia con sede a Milano è una volontà del Presidente della Costa d'Avorio Alassane Ouattara.
Qual è esattamente il ruolo di un Console Generale e quali regioni rientrano nelle vostre competenze consolari?
In Costa d’Avorio, per essere un Console Generale bisogna essere ambasciatore. È un ruolo di rappresentanza. Si tratta di inquadrare e gestire la diaspora, in poche parole i concittadini di quel medesimo Paese dove è accreditato. Fare la promozione economica, culturale e turistica. Favorendo un gemellaggio economico tra le regioni italiane e. la Costa d'Avorio Innsomma è l’istituzione consolare che si avvicina ai suoi connazionali. Le competenze del Consolato sono molteplici sia nel campo del diritto nazionale sia in quello del diritto internazionnale. Può usufruire delle cosiddette immunità consolari. La mia giurisdizione copre 13 regioni (Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna). La creazione di un Consolato generale della Costa d’Avorio a Milano risponde ai bisogni di incentivare l’assistenza ai connazionali, assicurare al meglio una rappresentatività della Costa d’Avorio nelle 13 regioni della mia giurisdizione.
Che rapporto deve avere il suo Paese in particolare con l'Italia e in generale con l’Europa, per uscire della povertà?
L’Africa non è povera, è un continente ricchissimo, ed in particolare la Costa d’Avorio che rappresenta il 40% del prodotto interno lordo di tutta la zona economica dell’Africa Occidentale (UEMOA). L’Europa deve fare un’alleanza strutturale con gli Stati africani per usare le risorse dei suoi territori come elemento di sostegno e di sviluppo. Se gli africani riescono ad aumentare il loro reddito, la questione migratoria diventerà meno asfissiante. In questo, il Piano Mattei del Governo Meloni può̀ fare da apripista: è una straordinaria risorsa strategica che l’Italia ha creato per il continente europeo.
Dopo che è ufficialmente entrato in carica, cosa ha fatto per la sua nazione?
Premesso che il Consolato è in fase di installazione, nonostante questa fase, ho già incontrato i miei concittadini e visitato molte citta, (Parma, Cremona, Brescia, Venezia per la biennale dell’arte). Ho ascoltato e preso nota delle problematiche degli ivoriani. Ad esempio, a Parma ho partecipato ad un evento organizzato dall’Associazione ivoriana che si chiama “Colori d’Africa”. Un'importante iniziativa che aveva per tema la cooperazione decentrata tra l’Italia e la Costa d’Avorio. Ho fatto il mio intervento davanti ad una platea composta da membri del Governo, autorità locali ed anche imprenditori e operatori economici. In Lombardia ho incontrato il delegato degli Affari Esteri della Regione Raffaele Cattaneo. Il funzionario Cattaneo si è complimentato per la vittoria della Costa d’Avorio per l’ultima coppa d’Africa. Ha accolto con piacere il fatto d’aver consolato generale della Costa d’Avorio a Milano. Con le autorità lombarde tra le varie cose si è discusso della rotta Milano/Abidjan. Ad oggi non esiste una rotta diretta, bisogna passare per altre capitali europee, ciò comporta lunghe attese e tempi lunghi per arrivare ad Abidjan la capitale ivoriana. Mi sto impegnando in tale senso per una nuova rotta che possa collegare lo scalo lombardo a quello di Abidjan. Infatti, ho avuto un incontro di lavoro con i dirigenti della Neos che è la compagnia del Gruppo Alpitour che ha sede proprio qui in Lombardia.
Qual è la sua sensazione in merito all'accordo che Italia e Albania hanno firmato che prevede l'apertura di 2 centri in Albania per accogliere i migranti soccorsi in mare? Questi centri ospiteranno fino a 3.000 migranti a partire dal 2024, ovvero circa 39.000 all'anno.
Il Presidente Alassane Ouattara ha recentemente affrontato la questione dell'immigrazione in diversi incontri internazionali. Durante una visita ufficiale del presidente italiano Sergio Mattarella in Costa d'Avorio, il Presidente Ouattara ha sottolineato l'importanza di organizzare meglio i flussi migratori tra i due Paesi in modo che si svolgano in modo legale. Inoltre, noi insistiamo sulla necessità che fra i due Paesi ci sia una più stretta cooperazione nella lotta contro l'immigrazione illegale. Un rapporto che si può realizzare mediante l'istruzione e l'accesso a un lavoro dignitoso come le due principali sfide per ridurre la migrazione clandestina.
Sabato 14 settembre state organizzando un premio d’eccellenza in favore della diaspora ivoriana in Europa qui a Milano di cosa si tratta?
Il Consolato non organizza questa iniziativa, ma fa solo che accompagnare la struttura “Marie L’Or d’Ivoire”. L’oggetto dell’organizzazione combacia con la missione del Consolato come: promozione, e visibilità della diaspora... È un evento molto importante sia per la diaspora sia per la Costa d'Avorio in chiave di individuazione delle eccellenze sparse in Europa dei ivoriani. Noto che in svariati settori della società, diversi sono i miei connazionali che hanno raggiunto livelli di vertice. Ciò ci fa molto piacere. È un onore per la Costa d’Avorio avere così tante eccellenze in tutti i campi, soprattutto avere una diaspora di alta qualità.
Laurent De Bai per Agenzia Stampa Italia