Cina e Perù: Il Megaporto di Chancay e le sue implicazioni geopolitiche

(ASI) La Cina è pronta a inaugurare un megaporto nella città di Chancay, Perù, un evento che potrebbe trasformare radicalmente gli equilibri geopolitici e commerciali dell'America Latina.

Questo progetto, guidato per il 60% dal gruppo cinese China Ocean Shipping Company (COSCO) in collaborazione con il partner peruviano Volcan Compañia Minera, rappresenta un punto di svolta significativo per il commercio marittimo tra Sud America e Asia.

Situato a circa 50 chilometri a nord di Lima, il megaporto di Chancay sarà il primo sulla costa del Pacifico del Sud America in grado di accogliere meganavi grazie ai suoi quasi 60 piedi di profondità. Questo permetterà alle navi più grandi di evitare tappe intermedie in Messico o California, riducendo i tempi di navigazione tra Sud America e Cina di circa 10 giorni, un terzo del tempo attuale. L'investimento totale di 3,5 miliardi di dollari è finanziato interamente da prestiti bancari cinesi, riflettendo l'importanza strategica del progetto per Pechino.

L'iniziativa di costruire il megaporto fa parte della più ampia Belt and Road Initiative della Cina, volta a estendere la sua impronta commerciale e logistica a livello globale. COSCO, già presente in 37 porti nel mondo, compreso Los Angeles, vede Chancay come un investimento strategico che consolida ulteriormente la sua posizione dominante nel commercio marittimo globale. Mario de las Casas, responsabile delle relazioni istituzionali di COSCO in Perù, ha descritto Chancay come la "porta d'ingresso dal Sud America all'Asia".

La Cina ha intensificato i suoi legami con il Perù anche attraverso accordi di libero scambio, come quello firmato nel 2009, che facilita il commercio senza tariffe tra i due paesi. Inoltre, un imminente accordo sulla doppia imposizione, previsto entro la fine del 2024, rafforzerà ulteriormente i rapporti economici bilaterali.

Il porto di Chancay offrirà nuove opportunità di mercato per prodotti agricoli peruviani come mirtilli e avocado, che attualmente vengono spediti principalmente in Europa e Stati Uniti. La riduzione dei tempi di viaggio consentirà di esportare prodotti deperibili in Cina, aprendo nuovi mercati e riducendo i costi aziendali. Questo non solo promuoverà lo sviluppo economico del Perù, ma incrementerà anche le spedizioni cinesi in tutta l'America Latina.

L'espansione cinese in Sud America ha sollevato notevoli preoccupazioni a Washington. Il controllo cinese su infrastrutture strategiche come il porto di Chancay potrebbe rafforzare la presa di Pechino sulle risorse della regione e aumentare la sua influenza geopolitica.

Il caso del Perù non è isolato: il Brasile sta collaborando con la Cina per lo sviluppo di semiconduttori, l'Honduras ha rotto i legami con Taiwan in favore di investimenti cinesi, e la Cina sta investendo massicciamente nelle miniere di litio in Argentina, un componente essenziale per i veicoli elettrici. La crescente presenza cinese in Sud America è vista dagli Stati Uniti come una sfida diretta alla loro tradizionale influenza nella regione.

Nonostante le preoccupazioni americane, il governo peruviano ha accolto con favore gli investimenti cinesi. Il ministro degli Esteri peruviano, Javier González-Olaechea, ha dichiarato che se gli Stati Uniti sono preoccupati, dovrebbero aumentare i loro investimenti nel paese. "Tutti sono i benvenuti a investire", ha affermato, sottolineando che la presenza cinese è principalmente orientata allo sviluppo commerciale.

L'inaugurazione del megaporto di Chancay rappresenta una mossa strategica della Cina per consolidare la sua presenza in Sud America e rafforzare i legami commerciali con la regione. Mentre Pechino vede in questo progetto un'opportunità per estendere la sua influenza e promuovere lo sviluppo economico, Washington teme un'ulteriore erosione della sua influenza in un'area che ha storicamente considerato come il suo "cortile di casa".

Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia

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