(ASI) Ben 474 milioni di spostamenti turistici nazionali - il 23% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e il 19% in più rispetto al 2019 - per una spesa complessiva superiore ai 632 miliardi di yuan, pari a circa 81,5 miliardi di euro. Sono questi i numeri registrati durante gli otto giorni della Festa di Primavera in Cina, diffusi ieri dal Ministero della Cultura e del Turismo di Pechino e citati da Radio Cina Internazionale.
Molto più bassi, ma comunque interessanti, i dati relativi al turismo in uscita e in ingresso, che ha fatto segnare 3,6 milioni di partenze e 3,23 milioni di arrivi, favoriti dalle recenti agevolazioni introdotte dalle nuove politiche sui visti adottate da Pechino verso una serie di Paesi stranieri, tra cui anche Italia, Francia e Germania, valide sino al 30 novembre prossimo.
Caduto sabato 10 febbraio scorso, quest'anno il Capodanno lunare ha visto allungarsi di un giorno il periodo festivo, rispetto ai canonici sette che compongono la prima Settimana d'Oro dell'anno, cui in Autunno fa seguito la seconda, cioè quella che prende il via il Primo Ottobre, per l'anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
L'incremento della spesa totale rispetto allo stesso periodo sia dell'anno scorso (+47,3%) che del 2019 (+7,7%) e l'aumento della media giornaliera delle transazioni bancarie effettuate [2,63 miliardi per un volume totale di 1.250 miliardi di yuan, rispettivamente +18,6% e +8% sul 2023] confermano non soltanto il pieno recupero e il superamento dei livelli pre-pandemici nel comparto turistico, ma anche il ruolo trainante dei consumi nella fase di ripresa del Paese.
Tra le suddivisioni amministrative cinesi ad aver maggiormente beneficiato della Festa di Primavera di quest'anno c'è anche la Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang, che dal 10 al 17 febbraio ha registrato 7,22 milioni di turisti con ricavi per il settore pari a quasi 7,4 miliardi di yuan (circa € 950 mln). Numeri oltre le aspettative, considerando che durante le medesime festività dello scorso anno il numero degli arrivi si era fermato a quota 4,78 milioni e quello dei ricavi a 3,55 miliardi di yuan [Xinhua].
La regione nordoccidentale, snodo dell'antica Via della Seta e crogiuolo multietnico del Paese, conta appena 26 milioni di abitanti: pochi per le sue vaste dimensioni e per le proporzioni demografiche della Cina, ma non così tanto dal momento che oltre il 90% del suo territorio è inabitabile dall'essere umano. Eppure vanta un significativo patrimonio storico, culturale e paesaggistico che attrae ogni anno sempre più visitatori, sia dalla Cina che dall'estero, incuriositi non soltanto da storiche fortificazioni, cittadelle e moschee, come ad esempio quelle di Kashgar e Turpan, ma anche dalle antiche rotte carovaniere del Taklamakan e da laghi, montagne, musei e biblioteche.
Stando ai numeri ufficiali del governo, nel Paese, in totale, il numero dei viaggi si è avvicinato a quota 2,3 miliardi, di cui oltre 2,16 miliardi su strada, 99,46 milioni in treno, 17,99 milioni in aereo e 9,41 milioni via nave. Soltanto nella giornata di sabato, ultimo giorno delle festività, si sono registrati 308,28 milioni di viaggi, in aumento del 52,4% rispetto alla Festa di Primavera 2023.
La diffusione sempre più capillare dell'alta velocità ferroviaria spinge dunque con forza il trasporto su ferro, che vale oltre cinque volte quello in aereo: tra le due, una scelta indubbiamente più comoda per il viaggiatore e più sostenibile per l'ambiente.
La rete AV cinese è ormai prossima a superare i 44.000 km di estensione, con una velocità operativa massima di 350 km/h, raggiunta dagli avveniristici convogli Fuxing. Ultima ad essere inaugurata, alla fine dello scorso dicembre, è stata la tratta Huangshan-Nanchang, andando a completare i 560 km della linea Hangzhou-Nanchang che, con nove stazioni intermedie, serve un territorio ricco di siti patrimonio UNESCO, come il Lago Occidentale di Hangzhou e i Monti Huangshan.
Negli stessi giorni era stata completata anche la linea alta velocità della provincia del Sichuan, pensata per facilitare la connettività tra il capoluogo Chengdu e le città di Zigong e Yibin. Con 12 stazioni complessive, i treni proiettile servono anche i centri di Ziyang e Neijiang, scorrendo all'interno di un territorio particolarmente complesso dal punto di vista orografico ed idrogeologico, che ha costretto gli ingegneri a lavorare duramente per superare ostacoli quali montagne, valli e fiumi attraverso la costruzione di 231 viadotti e 29 tunnel lungo l'intero percorso.
I dati diffusi alla fine dello scorso anno da China Railway indicano che da gennaio a novembre 2023 sono stati effettuati 3,56 miliardi di viaggi passeggeri lungo l'intera rete ferroviaria nazionale, cioè più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Per venire incontro all'accresciuta domanda, l'operatore statale aveva già incrementato l'offerta, aumentando la media giornaliera di treni passeggeri a quota 9.638, il 52% in più su base annua [CGTN].
Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia