(ASI) Il governo ultraliberista del nuovo presidente argentino Javier Milei ha annunciato un grande pacchetto di misure economiche preludio ad una vera e propria macelleria sociale, previsto infatti il probabile licenziamento di circa 10mila dipendenti statali.
Il ministro dell'Economia, Luis Caputo, in un messaggio alla nazione ha confermato l’istituzione di un pacchetto di 10 misure che prevedono tagli agli investimenti sociali e l’eliminazione dei sussidi per l’energia e i trasporti. Caputo ha spiegato che ci sarà una “magasvalutazione del 118%, poiché il dollaro passerà già da oggi, mercoledì 13 dicembre, da 391 a 800 pesos, e a 940 con la cosiddetta tassa per un’Argentina inclusiva e solidale (Pais), che arriva fino a 30 per cento sul valore di determinate operazioni in valuta estera.
Per quanto riguarda il governo, sempre il titolare dell’economia ha riferito che il numero dei dicasteri sarà dimezzando passando da 18 a nove; inoltre, tutti i contratti di lavoro sottoscritti dallo Stato per un periodo inferiore a un anno saranno sospesi, non ci saranno più lavori pubblici e quelli affidati ma non ancora avviati saranno cancellati.
Annunciata anche una riduzione di almeno lo 0,4% del prodotto interno lordo (Pil) alle pensioni e ai pensionamenti, nonché ai programmi sociali.
Caputo ha ammesso che con queste misure “per qualche mese saremo peggio di prima, soprattutto sul fronte dell’inflazione”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia