(ASI) La società statale Yacimientos de litio bolivianos (Ylb) ha siglato un accordo con la russa Uranium one group per la realizzazione di un impianto pilota per l'estrazione diretta del litio nel paese indiolatino, uno dei principali al mondo.
La notizia è stata annunciata poche ore dopo che le autorità di Sucre avevano fatto sapere che nei prossimi giorni sarà inaugurato l’impianto industriale di carbonato di litio dei depositi boliviani della Ylb riferendo che avrà la capacità di produrre 15mila tonnellate di carbonio di litio all’anno. Il ministro degli Idrocarburi Franklin Molina ha spiegato: “Voglio dare una buona notizia per il paese riguardo alla conclusione dei lavori civili e meccanici e alla fase di test di produzione dell'impianto industriale del carbonato di litio”.
L’impianto si trova nel complesso industriale della Ylb nel comune di Colcha K a Potosí, vicino alla salina di Uyuni, e sarà il presidente della Bolivia, Luis Arce.
La costruzione è iniziata nel 2019, dopo diverse pause e un investimento di 94 milioni di dollari. Il governo prevede che appena aperto avrà una capacità produttiva del 20% e che raggiungerà il 100% già nel 2024.
La firma dell’accordo con la società russa è avvenuta nella Casa Grande del Pueblo, nella città di La Paz, alla presenza del presidente boliviano Luis Arce; l’intesa ha una validità di due anni e consentirà la lavorazione del carbonato di litio per batterie nella sua purezza, come sottolineato dalla presidente di Ylb, Karla Calderón.
Il progetto sarà implementato in tre fasi; nella prima se ne produrranno mille tonnellate l'anno; nella seconda fino a 8mila tonnellate e in una terza fase si arriverà a 14mila. Molina ha precisato che l’investimento iniziale è di 100 milioni di dollari.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia