(ASI) Il presidente colombiano Gustavo Petro è tornato sull’annosa questione di una riforma sanitaria nel paese ribadendo l’urgenza e la necessità annunciando che è pronto a presentare il testo al Congresso ogni volta che sarà necessario fino all’ottenimento della maggioranza necessaria per la sua approvazione definitiva.
Il primo mandatario del paese indiolatino è tornato sull’argomento in seguito alle domande del movimento conservatore Centro Democratico che ha chiesto chiarimento sull’iniziativa proposta dallo stesso presidente.
Il capo dello Stato colombiano ha smentito la possibilità, ventilata dal movimento di centrodestra che una volta approvata la riforma possa essere annullata dalla Corte costituzionale; secondo il Centro democratico non è necessaria né una riforma sanitaria né una legge ordinaria. Secondo Petro invece la mancata approvazione del progetto rappresenta un errore, “perché è questo sistema che ridurrebbe la maggior parte della mortalità e delle malattie nel Paese e ridurrebbe sostanzialmente i costi sanitari in pochi anni. La salute preventiva riflette il diritto universale alla salute di tutte le persone in Colombia”.
Sempre il presidente ha poi spiegato che gli enti preposti, gli Eps, potranno gestire i centri sanitari primari e coprire il loro rispettivo territorio dove potranno essere indirizzati, se necessario, alla rete. In particolare, è questo il punto inviso ai conservatori che vogliono che i soldi della sanità pubblica continuino ad essere gestiti dai gruppi assicurati privati; per Petro però questo sistema ha fallito a causa degli alti debiti di queste aziende, negli ultimi anni ne sono fallite ben 157 che di fatto hanno lasciato gran parte del Paese senza una vera e propria rete ospedaliera.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
Fonte: Departamento Nacional de Planeación, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons