(ASI) Il Congresso della Repubblica del Perù ha approvato il disegno di legge che prevede il ritorno al sistema bicamerale; la norma è passata con 98 voti favorevoli e 23 contrari. Con questa votazione viene praticamente ribaltato il referendum costituzionale del 2018 che aveva abolito il sistema basato su due camere.
Il disegno di legge includeva un testo che aggiunge la cifra della rielezione immediata a tempo indeterminato e che afferma letteralmente che “senatori e deputati possono essere rieletti immediatamente nella stessa posizione”.
In questo senso, trattandosi di un progetto di riforma costituzionale, per la sua approvazione è necessario che raggiunga più di 87 voti in due legislature consecutive, superando quota 93, rendendo necessaria una seconda votazione che potrebbe aver luogo quest'anno.
D'altro canto, la deputata Ruth Luque ha sottolineato che “hanno negato alla popolazione il diritto di essere consultata da un'Assemblea costituente e chiedono una rielezione che è stata respinta meno di cinque anni fa. È tempo che coloro che sono entrati in questo congresso che propone una Nuova Costituzione siano coerenti con la popolazione che li ha eletti”.
Ha anche spiegato che “con il bicameralismo e i ripensamenti, dimostrano il terrore che hanno nei confronti della popolazione”, per non aver dato alla popolazione la possibilità di accettare la misura attraverso un'Assemblea costituente.
Il deputato di Avanza País, Alejandro Cavero, ha ritenuto che l’accettazione del bicameralismo permetterà alla nazione di “andare verso un migliore equilibrio dei poteri e una migliore deliberazione delle leggi”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia