(ASI) Il presidente cileno Gabriel Boric ha chiesto al suo omologo statunitense Joe Biden di rimuovere Cuba dalla lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo elogiando la recente decisione dell’amministrazione statunitense di revocare alcune sanzioni, imposte unilateralmente al Venezuela.
Riferendo dell’incontro che si è svolto alla Casa Bianca con i giornalisti, il primo mandatario cileno ha ricordato che l’isola caraibica sta attraversando una delle peggiori crisi economiche degli ultimi decenni, a causa della carenza di cibo, medicinali e petrolio che affligge il paese. Boric ha anche spiegato che gli Usa hanno una responsabilità in tutto ciò perché le sanzioni hanno tagliato il denaro che affluisce nelle casse del governo.
Da tempo il governo cubano sta cercando di portare il paese fuori dalla lista, stilata arbitrariamente, dagli Usa sui presunti stati che sostengono il terrorismo, i diplomatici di l’Avana hanno più volte lanciato appelli in tal senso ricordando che diverse banche hanno rifiutato di aprire conti e di elaborare transazioni finanziarie che coinvolgono Cuba, danneggiando la sua economia.
“È imperativo revocare le sanzioni contro Cuba e rimuovere Cuba dalla lista degli stati sponsor del terrorismo”, ha detto Boric e pur comprendendo le forti emozioni suscitate dalla questione a Washington ha aggiunto “bisogna considerare che queste sanzioni non colpiscono solo un governo; colpiscono un’intera popolazione. Quando un popolo soffre, la cosa dovrebbe riguardare tutti noi”.
Va ricordato che pur favore alla rimozione delle sanzioni Boric ha più volte criticato Cuba, Venezuela e il Nicaragua per le “violazioni” dei diritti umani perpetrate da questi governi.
Nel corso della votazione all’Onu per la rimozione delle sanzioni contro Cuba 187 paesi hanno votato a favore, a favore solamente gli Usa e Israele mentre l’Ucraina si è astenuta, una situazione che si ripete praticamente ogni anno ma che non sembra interessare minimamente Washington.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
Foto di Gobierno de Chile, CC BY 3.0 cl, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=115988756