Cina. Ambasciatore Jia: Ogni grande viaggio inizia con il primo passo

(ASI) Riceviamo e pubblichiamo in esclusiva una riflessione dell'Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, S.E. Jia Guide, che presenta il punto di vista cinese in merito a temi dirimenti quali l'attuale situazione internazionale, la cooperazione, la diplomazia, il commercio e l'ambiente.

di  S.E. Jia Guide

Osservando il mondo attuale, notiamo che i conflitti geopolitici proseguono, la ripresa economica è incerta, il divario di sviluppo continua ad ampliarsi e il percorso degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite per il 2030 sta affrontando sfide enormi. I problemi globali che l’umanità sta affrontando non hanno precedenti per numero, per portata e per profondità. Di fronte a una serie di importanti sfide, quali sono le nostre soluzioni? Forse rispolverare la mentalità da guerra fredda, provocare divisioni e conflitti e creare lo scontro tra blocchi? Oppure sarebbe meglio impegnarsi nell’unità e nella cooperazione, sostenere l’apertura e il vantaggio reciproco e attuare l’uguaglianza e il rispetto? Ovviamente le due opzioni hanno esiti molto diversi.

La scelta della Cina è molto chiara, la nostra risposta alle domande “Cosa non va nel mondo? Cosa fare?” è: costruire una comunità umana dal futuro condiviso. Il 23 marzo 2013, il presidente Xi Jinping propose per la prima volta il concetto di comunità umana dal futuro condiviso incentrato sulla “costruzione di un mondo caratterizzato da pace duratura, sicurezza universale, prosperità comune, apertura e inclusione, pulizia e bellezza”.

Negli ultimi dieci anni, sia nelle visite ufficiali sia nei vertici multilaterali, il presidente Xi Jinping ha sistematicamente elaborato questo importante concetto in diverse occasioni internazionali, approfondendone costantemente la comprensione da parte della comunità internazionale, dando gradualmente forma all’obiettivo generale dei “cinque mondi”, perseguendo i valori comuni a tutta l’umanità, prendendo come via fondamentale la costruzione di un nuovo tipo di relazioni internazionali e come piattaforma concreta la costruzione congiunta della Nuova Via della Seta.

Si tratta di un sistema teorico scientifico i cui principali supporti sono rappresentati dall’Iniziativa di sviluppo globale, dall’Iniziativa di sicurezza globale e dall’Iniziativa per la civiltà globale. Costruire una comunità umana dal futuro condiviso è diventato l’obiettivo generale perseguito incessantemente dalla diplomazia dei principali Paesi con caratteristiche cinesi e ha ottenuto risultati notevoli e ampiamente riconosciuti.

 

Perseguire il dialogo e la consultazione per costruire un mondo di pace duratura. L’iscrizione impressa davanti alla sede Unesco recita: “Le guerre nascono nella mente degli uomini, quindi è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace”. La Cina persegue fermamente una politica estera indipendente e di pace, è ideatrice e sostenitrice dei cinque principi della coesistenza pacifica, è l’unico Paese che sancisce nella sua costituzione “l’adesione al cammino dello sviluppo pacifico” ed è il Paese che dà il maggiore contributo di forze di pace tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Sosteniamo con fermezza un vero multilateralismo e chiediamo la risoluzione delle controversie internazionali attraverso il dialogo e la consultazione.

I grandi Paesi dovrebbero trattare i piccoli Paesi su un piano paritario e non con supremazia e coercizione. Nessun Paese può innescare turbolenze e guerre in modo arbitrario né minare lo stato di diritto internazionale. Bisogna rispettare reciprocamente la sovranità e l’integrità territoriale, gli interessi fondamentali e le preoccupazioni principali, i percorsi di sviluppo e i sistemi sociali scelti in modo indipendente dai popoli di ogni Paese. La concezione cinese ha ottenuto il sostegno di molti Paesi del mondo, in particolare quelli in via di sviluppo ne hanno tratto grandi benefici, riflettendo le aspirazioni comuni della grande popolazione del “villaggio globale”.

 

Perseguire la costruzione congiunta e la condivisione per realizzare un mondo universalmente sicuro. Di fonte alle complesse minacce alla sicurezza internazionale, non è possibile farcela da soli e la forza della superstizione è ancor meno accettabile. La sicurezza data dalla cooperazione e la sicurezza comune sono le scelte corrette per la risoluzione dei problemi. Lo scopo dell’Iniziativa di sicurezza globale promossa dalla Cina è collaborare con la comunità internazionale per portare avanti lo spirito della Carta delle Nazioni Unite, intraprendendo un nuovo percorso di sicurezza caratterizzato dal dialogo anziché dallo scontro, dal partenariato anziché dalle alleanze e dal vantaggio reciproco anziché dalla somma zero.

Sulla questione ucraina, la Cina ha promosso attivamente colloqui di pace e ha pubblicato il documento relativo alla “Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina”. Il rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici è stato inviato per avere ampi contatti e scambi con le parti interessate sulla soluzione politica della crisi ucraina. Grazie alla mediazione cinese, Arabia Saudita e Iran hanno raggiunto una riconciliazione storica, dando così l’esempio ai Paesi della regione per la risoluzione delle contraddizioni e delle divergenze e il raggiungimento di un’amicizia di buon vicinato attraverso il dialogo e la consultazione.

La Cina è l’unico Paese tra i cinque Stati dotati di armi nucleari ad essersi impegnato a non farvi ricorso per primo, esortando i leader degli altri Paesi a rilasciare una dichiarazione congiunta che ribadisce che “la guerra nucleare non può essere vinta e non può essere combattuta”. La Cina è attivamente impegnata a cooperare con tutte le parti in settori di sicurezza non tradizionali, come l’antiterrorismo, la biosicurezza e la sicurezza alimentare, e ad aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare le sfide non tradizionali alla sicurezza.

 

Aderire alla cooperazione win-win per costruire un mondo di prosperità comune. La Cina non si impegna soltanto sul proprio sviluppo, ma presta attenzione anche al rafforzamento della cooperazione reciprocamente vantaggiosa con gli altri Paesi, lavorando insieme per raggiungere sviluppo e prosperità comuni. La Cina ha firmato oltre 200 documenti di cooperazione sulla Belt and Road con più di tre quarti di Paesi del mondo e 32 organizzazioni internazionali, facendo leva su quasi 1.000 miliardi di dollari di investimenti, costituendo oltre 3.000 progetti di cooperazione e creando nei Paesi lungo la Nuova Via della Seta 420mila posti di lavoro, così da sollevare dalla povertà quasi 40 milioni di persone.

I treni merci Cina-Europa sono operativi su 84 tratte, raggiungendo 211 città in 25 Paesi europei e gli investimenti bidirezionali con i Paesi impegnati nella costruzione congiunta superano i 270 miliardi di dollari. Si stima che entro il 2030, nei Paesi coinvolti, la costruzione congiunta della Belt and Road farà uscire 7,6 milioni di persone dalla povertà estrema e 32 milioni di persone dalla povertà moderata, aumentando il reddito globale dallo 0,7% al 2,9%.

Al fine di focalizzare l’attenzione mondiale sullo sviluppo e supportare l’attuazione dell’agenda per lo sviluppo sostenibile, la Cina ha promosso l’Iniziativa di sviluppo globale e al momento oltre cento Paesi e organizzazioni internazionali la sostengono, mentre più di settanta Paesi hanno partecipato al “Gruppo di amici dell’iniziativa per lo sviluppo globale” istituito presso le Nazioni Unite. Attraverso l’assistenza gratuita, i finanziamenti agevolati e il fondo per lo sviluppo globale e la cooperazione Sud-Sud, sono stati attuati oltre duecento progetti in regime di Early Harvest, a beneficio di oltre sessanta Paesi in via di sviluppo.

La Cina ha integrato e aumentato il fondo per lo sviluppo globale e la cooperazione Sud-Sud, portandolo a 4 miliardi di dollari, e lo ha aperto a tutte le agenzie, Paesi e organizzazioni non governative delle Nazioni Unite. La Cina sta aumentando ulteriormente i suoi investimenti nelle risorse per la cooperazione allo sviluppo globale, aderendo al concetto di apertura e sviluppo comune e interazione con il mondo e promuovendo la realizzazione di uno sviluppo globale più forte, più verde e più sano.

 

Aderire agli scambi e all’apprendimento reciproco per costruire un mondo aperto e inclusivo. La diversità è una caratteristica fondamentale della civiltà umana e una fonte di progresso dell’umanità. L’Iniziativa per la civiltà globale, promossa dal presidente Xi Jinping dopo l’Iniziativa di sviluppo globale e l’Iniziativa di sicurezza globale, costituisce un altro importante bene pubblico offerto dalla Cina alla comunità internazionale nella nuova era e arricchisce e amplia ulteriormente il percorso pratico di costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso, fornendo una guida e un’ispirazione più ideologica su quale direzione dovrebbe prendere la società umana.

Noi difendiamo e sosteniamo i valori comuni di pace, sviluppo, equità, giustizia, democrazia e libertà per tutta l’umanità, promuovendo la comprensione e il rispetto reciproci tra le persone di ogni Paese, rispettando la diversità delle civiltà del mondo, superando le barriere tra civiltà attraverso gli scambi, i conflitti attraverso l’apprendimento reciproco, la supremazia attraverso la coesistenza, così da rispondere insieme alle diverse sfide globali.

 

Aderire alle basse emissioni per costruire un mondo bello e pulito. La Cina promuove attivamente la transizione dello sviluppo economico, promette di impegnarsi a raggiungere il picco di carbonio entro il 2030 e la neutralità carbonica entro il 2060 e di completare la realizzazione del sistema di politiche “1+N” per il picco di carbonio e la neutralità carbonica. La Cina ha costruito la rete di produzione di energia pulita più grande al mondo, ha contribuito al 25% delle nuove superfici verdi a livello mondiale in questo secolo e ha sostenuto una crescita economica media annua superiore al 6% con un tasso di crescita del consumo energetico medio annuo del 3%, diventando il Paese con la maggiore capacità di generazione di energia idroelettrica, eolica e solare al mondo.

La Cina partecipa attivamente alla governance ambientale globale, sostiene l’attuazione completa ed efficace da parte della comunità internazionale della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e del relativo Accordo di Parigi e aderisce al principio delle “responsabilità comuni ma differenziate”.

La Cina si è impegnata per aiutare i Paesi in via di sviluppo a migliorare la loro capacità di rispondere ai cambiamenti climatici, firmando 46 memorandum d’intesa sulla cooperazione Sud-Sud in materia con 39 Paesi in via di sviluppo e formando circa 2.300 funzionari e tecnici in oltre 120 Paesi in via di sviluppo. In qualità di presidente della quindicesima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla diversità biologica (COP15), la Cina ha compiuto ogni sforzo per promuovere il successo dell’incontro, ha preso l’iniziativa di finanziare l’istituzione del Fondo di Kunming a tutela della biodiversità e ha promosso il raggiungimento del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework. Gli sforzi cinesi non vanno solo a vantaggio del suo popolo, ma anche delle generazioni future di tutto il mondo.

 

Seneca, filosofo dell’antica Roma, disse: “Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero e fiori dello stesso giardino”. Viviamo nello stesso villaggio globale, formando una comunità in cui gli interessi si fondono, sono condivisi nel bene e nel male, legata da responsabilità e destino comuni. Ogni Paese dovrebbe abbandonare il pensiero a somma zero e i pregiudizi ideologici, colmare le differenze ideologiche, promuovere attivamente la riforma del sistema di governance globale, costruire un nuovo tipo di relazioni internazionali “senza conflitti, senza scontri, basate sul rispetto reciproco e sulla cooperazione vantaggiosa per tutti” e compiere sforzi congiunti per costruire una comunità umana dal futuro condiviso.

La Cina continuerà a lavorare con tutti i Paesi e i popoli amanti della pace, compresa l’Italia, per continuare ad essere un Paese costruttore della pace mondiale, contributore dello sviluppo globale e difensore dell’ordine internazionale, svolgendo insieme un ruolo maggiore nel processo del progresso umano e della modernizzazione.

 

Redazione - Agenzia Stampa Italia

 
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