(ASI) Interdizione daipubblici uffici per i prossimi otto anni. Questa la decisione presa dal Tse, Tribunale supremo elettorale del Brasile, nei confronti dell’ex presidente, Jair Bolsonaro.
L’ex primo mandatario ha commentato la decisione nel corso di una conferenza stampa indetta proprio mentre il presidente del Tribunale, Alexandre de Morais stava motivando il suo voto di condanna.
“Alcuni settori della società e il Tribunale superiore elettorale hanno fatto un massacro su di me - ha asserito il leader filo atlantico - ho rispettato la costituzione, ho lavorato nel perimetro della legalità”, sostenendo che il paese sarebbe avviato “verso una dittatura”.
Cinque giudici su sette hanno riconosciuto l’ex capo di Stato colpevole di abuso di potere e uso distorsivo dei media a fini elettorali. Mentre l'episodio della riunione con gli ambasciatori del luglio 2022, che ha portato Bolsonaro alla sbarra, è stata solo l'occasione da cui partire per esplorarne le responsabilità nelle trame cospirative, sfociate nell'attacco sovranista ai Palazzi della democrazia dell’8 gennaio a Brasilia, giorno dell’insediamento del presidente Lula.
Gli unici ad esprimersi a favore dell'ex capo di Stato - come previsto - sono stati i magistrati Raul Araujo e Nunes Marques.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia