Purtroppo non si arresta in Iran la violenta e disumana serie di uccisioni di scienziati nucleari. In data 11 gennaio 2012 un altro scienziato nucleare iraniano il Prof. Mostafa Ahmadi Roushan, è stato barbaramente ucciso.
La Repubblica Islamica dell’Iran considera queste azioni terroristiche al servizio degli interessi di pochi, noti, paesi che osteggiano il progresso scientifico dell’Iran in special modo nel campo dell’utilizzo dell’ energia nucleare a scopi pacifici e che mirano ad ottenere l’esclusivo monopolio scientifico, limitando di fatto le potenzialità e le aspirazioni di altri popoli al progresso e al benessere .
La modalità dell’esecuzione del crimine, in cui ha perso la vita il Prof. Roushan ricorda le uccisioni di altri due scienziati nucleari iraniani, il Dott. Ali Mohammadi e il Dott. Shahryari, in cui era evidente il ruolo e il coinvolgimento del regime sionista.
Senza dubbio queste azioni terroristiche vili e disumane, non produrranno alcun effetto sul procedere incessante della nazione iraniana sulla via dello sviluppo pacifico della scienza e della ricerca tecnologica. I giovani studiosi e ricercatori iraniani non potranno che continuare l’esempio e la strada intrapresa e indicata dai colleghi martiri, per poter un giorno regalare alla patria e ai connazionali i frutti delle loro conquiste scientifiche.
Il popolo e il governo iraniano si aspettano dalla Santa Sede e dalle organizzazione cattoliche che operano in favore della pace uno sforzo comune nella lotta al terrorismo e una immediata e ferma condanna di queste azioni criminali e terroristiche, incondizionata e imparziale, scevra da pregiudizi.
Ambasciata della Repubblica Islamica dell’ Iran presso la Santa Sede