(ASI) Il governo del Brasile ha deciso di rilanciare il programma abitativo Minha Casa, Minha Vida con la consegna di 684 alloggi a Santo Amaro, nello stato di Bahia; il programma elettorale del neo presidente Luiz Inácio Lula da Silva prevede la consegna di circa due milioni di abitazioni nel corso del suo mandato.
Nelle intenzioni del primo mandatario il programma federale genererà anche un milione di posti di lavoro arginando, in piccola parte, la piaga della disoccupazione che nel paese indiolatino sotto la gestione di Jair Bolsonaro, ha raggiunto quota 12 milioni.
“La ruota della fortuna in questo paese comincia a girare. Sono venuto a consegnare la chiave di una casa a una donna che riesce a malapena a prendere la chiave per tanta emozione, perché la sua casa era arredata”, ha detto il presidente.
Esprimendo il suo impegno per la ricostruzione di un altro Paese, il capo dello Stato ha affermato che “il popolo brasiliano tornerà a fare colazione, pranzare, cenare, vivere, studiare, lavorare, avrà accesso a cose che tutti dovrebbero avere”, cose semplici e non banali in un paese dove oltre 30 milioni di persone vivono in povertà
A maggio inoltre dovrebbe entrare in vigore la nuova legge sul salario minimo portandolo al 1300 reais, circa 240 euro; inoltre a questo dovrebbe essere legato anche un nuovo programma di sussistenza che garantirà un sussidio di circa 1200 reais a famiglia.
Il programma abitativo è stato avviato da Lula nel 2009 e ad oggi ne hanno beneficiato oltre 10 milioni di persone, nonostante l’interruzione voluta da Bolsonaro.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia