(ASI) Per la prima volta da quando è scoppiata la guerra, Volodymir Zelensky ha lasciato l’Ucraina per volare negli Usa, a Washington. Oggi infatti si recherà alla Casa Bianca per incontrare Joe Biden e successivamente per parlare davanti al Congresso riunito in seduta congiunta.
La notizia è stata confermata dalla stessa Casa Bianca in un briefing con un ristretto numero di giornalisti, dove un alto funzionario della presidenza è stato interpellato a riguardo:
“Zelensky era desideroso di compiere il suo primo viaggio all'estero negli Stati Uniti per ringraziare il Paese del sostegno bipartisan. Questo è un messaggio a Putin e al resto del mondo. Gli Usa saranno accanto all'Ucraina per tutto il tempo necessario".
A sua volta, questa mattina, il presidente dell’Ucraina ha twittato in un post i dettagli della sua visita in America:
“Sono in viaggio verso gli Stati Uniti per rafforzare la resilienza e le capacità di difesa dell’Ucraina. In particolare, il presidente degli Stati Uniti ed io discuteremo della cooperazione tra l’Ucraina e gli Stati Uniti. Terrò anche un discorso al Congresso e una serie di incontri bilaterali.”
A confermare l’importanza strategica che questo incontro rappresenta per gli Usa, Nancy Pelosi, presidente della Camera, ha inviato una lettera ai deputati in cui ha chiesto a “tutti i membri di essere fisicamente presenti alla nostra sessione di mercoledì sera, per un focus molto speciale sulla democrazia”, in quanto aveva timore che partissero per le vacanze di fine anno.
Dall’incontro ci si potrà aspettare che Zelensky richieda la necessità di ulteriore sostegno militare e che verranno organizzate nuove strategie e tattiche per cercare di capovolgere l’esito del conflitto.
In particolare, Biden e Zelensky durante il loro faccia a faccia parleranno probabilmente “del nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev che include anche i missili Patriot”, come riferiscono le fonti della visita alla Cnn.
I Patriot sono missili terra-aria in grado di colpire aerei, missili da crociera e missili balistici a corto raggio. Sono missili costosissimi: il costo stimato di ogni munizione si aggira infatti intorno ai 4 milioni di dollari, mentre i lanciatori costano 10 milioni. Inoltre i Patriot hanno bisogno di essere gestiti da almeno 90 persone tra artiglieri, esperti e semplici soldati, che devono essere formati per utilizzare al meglio il sistema.
L’invio dei Patriot, oltre a garantire all’Ucraina di assicurarsi il controllo degli spazi aerei, sancirebbe l’alleanza politica e simbolica degli Stati Uniti con l’Ucraina, lanciando un chiaro messaggio alla Russia di Putin.
Oltre ai missili, Biden è pronto a sostenere Zelensky con 1,8 miliardi di dollari, che si sommano ai 20 miliardi forniti finora, mentre il Congresso è in procinto di approvare un budget che prevede per Kiev altri 45 miliardi di dollari, come ha anticipato la Cnn.
Sia il viaggio in America di Zelensky che l’invio dei missili Patriot rappresentano dunque una svolta considerevole delle dinamiche della guerra russo-ucraina, in quanto sanciscono l’intenzione definitiva di Joe Biden di entrare in guerra contro la Russia con il perfetto movente di difesa dell’Ucraina.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia