(ASI) L'ambasciatore della Polonia, presso le Nazioni Unite, ha detto che il proprio paese ha agito con "piena moderazione" dopo che un missile, di sospetta fabbricazione russa, è caduto il 15 novembre all'interno del suo confine, uccidendo due cittadini.
L’azione ha suscitato pesanti timori di un'escalation nella guerra della Russia contro l'Ucraina. Il diplomatico Krzysztof Szczerski ha sottolineato così che Varsavia ha immediatamente avviato una "ampia indagine multifase" in merito all’accaduto. Il governo e la Nato attribuiscono la probabile causa di quanto è avvenuto al lancio accidentale di un vettore, da parte delle forze ucraine, in risposta agli attacchi russi sul territorio amministrato da Kiev. "La Polonia sta anche conducendo intense consultazioni sull'incidente con i suoi alleati della Nato e partner chiave", ha affermato il rappresentante al Palazzo di Vetro di New York, osservando che l'incidente ha spinto la nazione ad aumentare la prontezza al combattimento di un'unità delle forze armate focalizzata sul monitoraggio dello spazio aereo.
Il diplomatico ha evidenziato che le due vittime polacche "non sarebbero state uccise se non ci fosse stata la guerra russa contro l'Ucraina. La loro unica colpa era il fatto che vivevano vicino alle infrastrutture civili sul lato ucraino del confine che la Russia continua ad attaccare come obiettivo militare", ha concluso.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia