(ASI) Florida - Donald Trump ha annunciato che la sua tenuta in Florida è sotto perquisizione dall’FBI. La sua casa a Mar-a-Lago è infatti attualmente occupata da un gruppo di agenti che, tramite un mandato, hanno ottenuto il permesso di indagare e perlustrare la villa dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America.
La ragione di questo blitz sarebbe legata all’indagine inerente al trattamento di documenti presidenziali che Trump trasportò l’anno scorso a Mar-a-Lago e che si era rifiutato di restituire.
Nel gennaio 2021 infatti, l’ex presidente, dopo aver lasciato la Casa Bianca, aveva fatto trasportare numerosi documenti che dovevano essere consegnati alla Library di Stato, gli archivi americani che conservano tutti gli atti e documenti della Casa Bianca.
Secondo il giornale inglese “The Guardian”, questa sua scelta si tratterebbe appunto di una causa di violazione della legge federale sulla gestione dei documenti della Casa Bianca.
Trump, nel suo comunicato dove ha annunciato questa notizia, ha però fatto notare che niente di simile era mai successo prima a un presidente degli Stati Uniti: non c’era mai stata prima d’ora una persecuzione politica verso un ex presidente così incessante e secondo lui infondata.
"Dopo aver lavorato e collaborato con le agenzie governative competenti, questo raid senza preavviso nella mia casa non era necessario né appropriato […] hanno persino fatto irruzione nella mia cassaforte!"
La perquisizione rappresenta l’evoluzione delle varie indagini su Donald Trump, una sul tentativo di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020, un’altra in relazione agli eventi del 6 gennaio 2021, ovvero che Trump fosse al corrente dell’assalto progettato dai suoi seguaci al Palazzo del Campidoglio a Washington e infine sul trattamento di documenti riservati.
Secondo Trump, queste azioni sono un attacco dei Democratici della sinistra radicale che stanno cercando a tutti i costi che l’ex presidente non si candidi alla presidenza nel 2024.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia