(ASI) La polizia israeliana ha bloccato la marcia organizzata dal deputato di estrema destra, Itamar Ben Gvir, che minacciava di creare ulteriori tensioni a Gerusalemme.
I tafferugli, fra gli agenti e le centinaia di attivisti, non sono mancati. Essi non sono riusciti a superare però il blocco e dirigersi verso la porta di Damasco per sventolare bandiere nazionali nel quartiere musulmano della città vecchia.
Il primo ministro Naftali Bennett, del partito della destra nazionalista Yamina, ha ordinato il divieto di svolgere l’iniziativa.
"Non ho intenzioni di permettere che meschinità politiche mettano in pericolo vite umane. Non permetterò che le provocazioni di Ben Gvir mettano in pericolo i soldati e la polizia israeliana", ha affermato.
La notizia della marcia aveva infiammato i social arabi e palestinesi, dove erano stati lanciati appelli ad accorre alla porta di Damasco per respingere gli attivisti di estrema destra. Hamas aveva avvertito che Israele sarebbe stato "pienamente responsabile per le ripercussioni della marcia della bandiera e le pericolose misure provocatorie", mentre la Jihad Islamica aveva annunciato lo "stato d'allerta" dei palestinesi.
Le fazioni palestinesi hanno visto il mancato evento come un proprio successo, festeggiandolo sui social network. La tensione, tra le due parti, non accenna però a diminuire. Scontri, tra le parti, sono stati registrati in alcune città della Cisgiordania.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia