(ASI) Torna alta la tensione in Pakistan. Migliaia di persone hanno manifestato, ieri sera a favore del Governo nazionale, in diverse città. Il premier Imran Khan si è dimesso, insieme ai suoi ministri qualche giorno fa, subito dopo aver ricevuto la sfiducia, al termine della scorsa settimana, da parte del Parlamento situato nella capitale Islamabad.
"Grazie a tutti i pakistani per il loro sostegno e per le proteste contro il cambio di regime, sostenuto dagli Stati Uniti e incoraggiato dal locale Mir Jafars".
Lo ha scritto, su Twitter, il diretto interessato che ha scelto di abbandonare il proprio incarico in seguito alla sfiducia da parte del Parlamento nazionale di Islamabad.
Il loro obiettivo – ha evidenziato sul social network - è portare al potere persone malleabili e criminali". Le proteste dei pakistani, in patria e all'estero, hanno respinto con decisione tutto ciò.
"Il Pakistan è diventato uno stato indipendente nel 1947, ma oggi ricomincia la lotta per la libertà contro una cospirazione straniera di cambio di regime. È sempre il popolo del paese a difendere la propria sovranità e la democrazia", ha concluso sul social network.
"L'India desidera pace e stabilita' in una regione libera dal terrore, in modo che possiamo concentrarci sulle sfide dello sviluppo e garantire il benessere e la prosperita' del nostro", ha scritto su Twitter il leader di Nuova Delhi, Narendra Modi.
Marco Paganelli Agenzia Stampa Italia