(ASI) Missili guidati da laser, droni kamikaze Switchblade (con testate esplosive) e leggeri di tipo Puma (da ricognizione). Sono queste alcune delle armi contenute nell’ultimo pacchetto di aiuti militari a Kiev da 300 milioni di dollari annunciato dal Pentagono nelle ultime ore.
Il capo della Casa Bianca, Joe Biden e il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, avevano discusso al telefono per "identificare capacità aggiuntive per aiutare l'esercito ucraino a difendere il suo Paese".
Washington lavorerà con gli alleati per trasferire, per la prima volta dall’inizio della guerra, carri armati di fabbricazione sovietica allo scopo di rafforzare le difese dell’esercito alleato nel Donbass. Lo ha scritto il New York Times, citando un ufficiale d’ Oltreoceano.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è rifiutato di rispondere alla domanda, posta dall’intervistatore di Fox News, se abbia ordinato lui l'attacco di venerdì al deposito di carburante russo a Belgorod, in territorio russo, dicendo che non parla di nessun ordine che dà come comandante in capo. "Ci sono cose che condivido solo con le forze armate dell'Ucraina", ha sottolineato. Precedentemente il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale dell'Ucraina aveva negato le accuse di Mosca secondo cui due elicotteri d'assalto ucraini avevano colpito la struttura a Belgorod.
"Una vittoria della verità significa una vittoria per l'Ucraina e gli ucraini. La domanda è quando finirà. Questa è una domanda profonda. E' una domanda dolorosa. Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà alcun risultato". "Non scambiamo il nostro territorio. La questione dell'integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione", ha concluso.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia