(ASI) Roma - "Proprio nella Giornata mondiale dei diritti umani e del Summit delle democrazie, da Londra giunge una pessima notizia per la democrazia e i diritti umani. Il verdetto con cui oggi l'Alta corte londinese acconsente all'estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti desta forte preoccupazione. Il fondatore di WikiLeaks verrebbe rinchiuso a vita in isolamento estremo nel famigerato supercarcere di Florence, Colorado.
Secondo i suoi difensori, questo equivarrebbe a una condanna a morte viste le critiche condizioni psico-fisiche in cui Assange versa a causa delle dure condizioni di detenzione cui è sottoposto in Gran Bretagna. Lo stesso relatore speciale Onu sulla tortura Nils Melzer si è detto preoccupato per i gravi maltrattamenti che Assange subirebbe in caso di estradizione negli Usa. Come ha formalmente denunciato l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, l'accanimento giudiziario contro Assange è un pericoloso precedente per la libertà di stampa. Un valore fondante delle democrazie occidentali che non può essere difeso a parole quando conviene e calpestato quando diventa scomodo fino al punto di trattare il giornalista che meglio la incarna come un pericoloso terrorista".
Ci auguriamo che Assange, ricorrendo alla Corte Suprema britannica ed eventualmente alla Corte europea dei diritti dell'uomo, non venga estradato negli Stati Uniti e torni ad essere un uomo libero. Solo così si dimostrerà che sui valori democratici fondamentali non esistono due pesi e due misure".
Lo dichiarano i componenti cinquestelle della Commissione Esteri di Palazzo Madama, il presidente Vito Petrocelli, il capogruppo Gianluca Ferrara, la senatrice Simona Nocerino e il senatore Alberto Airola.
Fonte foto David G. Silvers, Cancillería del Ecuador, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons