(ASI) Marcelo Ebrard Ministro degli Esteri messicano, ha fatto causa a 10 costruttori di armi statunitensi. Si è espresso con le seguenti parole affermando che: “la violenza in Messico è intimamente collegata alla vendita di armi negli Stati Uniti.
I produttori americani facilitano attivamente il traffico di fucili e pistole che finiscono nelle mani dei narcos”. La denuncia è stata depositata nella Corte Federale di Boston, nel Massachusetts, lo stato in cui hanno sede diverse società citate. Nell’elenco figurano, la Beretta, insieme a Colt, Glock e Sturm.
Il Messico sostiene che il 70% delle armi e munizioni usate nei conflitti a fuoco tra il 2014 e il 2018 siano state fabbricate negli Stati Uniti. Il fattore scatenante dell’accusa si basa su alcuni dati statistici. Mezzo milione di armi viene trasportato illegalmente dagli Usa al Messico, ovvero 380 mila pezzi risultano essere di fabbricazione delle aziende portate in tribunale. Un flusso enorme di pistole, fucili, mitra, ad alimentare l’ondata di stragi e sparatorie.
Dall’altro lato gli Stati Uniti si difendono affermando che: “Il Governo Messicano è responsabile della tumultuosa crescita di crimine e della corruzione del Paese. I cartelli dei narcos gestiscono il contrabbando delle armi, oppure le rubano ai militari o ai poliziotti locali”. È questa l’opinione di Lawrence Keane, vice Presidente della National Shooting Sports Foundation. Le accuse vengono dunque così respinte dagli Usa.
L’Amministrazione di Washington è stata colta alla sprovvista Nei mesi scorsi JoeBiden Presidente in carica degli Stati Uniti ha fatto pressione affinché il Senato, approvasse i Disegni di Legge già varati dalla Camera. Si è insistito su di un aspetto cruciale riguardante: l’abolizione dello scudo giuridico che impedisce ai fabbricanti di armi di essere citati per danni in una causa civile. Il partito Repubblicano sta però cercando di fermare tutto, spalleggiato dalla potenza delle Logge di costruttori che ora protesta per la denuncia messicana.
La Casa Bianca è in allarme per l’atteggiamento del Presidente Andres Manuel Lopez Obrador. Quest’ultimo ha smantellato il progetto sulla sicurezza concordato nel 2007 quando FelibeCalderon strinse il patto insieme a W. Bush. L’iniziativa per la sicurezza interna del Messico sembra svanita. La realtà parla di uno strapotere da parte dei Narcos.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia