(ASI) Si riporta il messaggio del Ministro degli Estri Luigi Di Maio in occasione del 65° anniversario della tragedia mineraria di Marcinelle,
Cari connazionali,
quest’anno ricorre il 65° anniversario della tragedia mineraria di Marcinelle, nella quale l’8 agosto del 1956 persero la vita 262 minatori, di cui ben 136 erano cittadini italiani. Da venti anni, cioè a partire dal 2001, l’Italia ha scelto proprio la data dell’8 agosto per ricordare simbolicamente tutti i lavoratori italiani scomparsi nell’esercizio della loro professione, in occasione della “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo”. Il 2021 segna anche il 75° anniversario dell’accordo “uomini contro carbone”, siglato nel 1946 tra l’allora neonata Repubblica Italiana e lo Stato Belga. Come ricorda, con forte impatto, il nome stesso con il quale questo accordo è passato alla storia, si tratta di un’intesa in base alla quale il Belgio si impegnava a cedere all’Italia carbone in cambio di manodopera italiana da impiegare nelle miniere belghe, garantendo così la forza lavoro necessaria. La stessa forza lavoro vittima della tragedia che oggi commemoriamo.
Il sacrificio di Marcinelle resta fortemente impresso nella memoria collettiva dei popoli italiano e belga, e anche dell’Europa tutta, considerate anche le diverse nazionalità delle vittime dell’incidente minerario.
Proprio al popolo belga desidero rivolgere tutta la mia vicinanza, per la catastrofe naturale dell’alluvione dei giorni scorsi, che ha causato 36 vittime. Una tragedia diversa, ma pur sempre un disastro inaspettato, cui l’Italia con altri Paesi europei ha risposto attraverso aiuti della Protezione Civile, e che ci induce a riflettere sulle conseguenze del nostro comportamento sull’ambiente, la grande scommessa del futuro, così come la ricerca del lavoro era la scommessa del popolo italiano uscito dal Secondo conflitto mondiale.
Il ricordo di Marcinelle è così sentito e attuale perché rappresenta l’emblema delle conquiste sociali dei lavoratori italiani, così come di quelli europei e di tutto il mondo. La promozione di un lavoro equo, tutelato e sostenibile deve essere oggi più che mai al centro della nostra risposta alle gravi conseguenze economiche e sociali determinate dalla pandemia da COVID-19, risposta che viene fornita dai vari Piani di rilancio nazionali adottati sulla base dei fondi europei, grazie allo sforzo congiunto dei 7 Stati membri che hanno deciso di affrontare uniti l’emergenza globale.
L’Italia, membro fondatore sia dell’UE che dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, intende continuare a promuovere nei consessi europei e internazionali di cui è parte la sicurezza e la salute dei lavoratori, e all’insegna di questi obiettivi desidera vincere la doppia sfida della rivoluzione ecologica e digitale del lavoro, al centro dei progetti del “NextGenerationEU” e del nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il sacrificio di quanti, in Italia e all’estero, a Marcinelle o altrove nel mondo, hanno perso la vita intenti nello svolgere la loro professione o impegnati nelle attività di volontariato e di sostegno, in ogni epoca storica, e quindi anche e con più forza oggi che siamo alle prese con gli effetti di una devastante pandemia, non sarà stato vano se, proprio in questa fase di ripresa, saremo capaci di trasformare le nostre economie e creare opportunità e posti di lavoro per un’Italia e per un’Europa di cui vogliamo sentirci davvero partecipi e orgogliosamente cittadini.
Da sempre, il valore del lavoro è stato esaltato da tutti gli italiani che sono emigrati e continuano ad espatriare alla ricerca di nuove e migliori occasioni: per questo, tale altissimo valore costituzionale merita di essere celebrato ogni giorno dalle istituzioni, italiane ed europee, attraverso la garanzia delle giuste tutele e dei giusti riconoscimenti per tutti, tanto a livello economico, che sociale e personale.
È questo il senso ultimo del vero sviluppo: essere capaci di una visione del futuro che faccia tesoro degli accadimenti del passato e li interpreti promuovendo equità, giustizia e solidarietà.
In questa speciale giornata dedicata a coloro che sul lavoro si sono sacrificati, fino all’estremo costo della vita, desidero indirizzare il mio saluto più sincero a tutti i familiari delle vittime di Marcinelle, ai familiari di tutte le vittime italiane cadute sul lavoro, ai cari di quanti hanno reso onore all’immagine dell’Italia nel mondo con il loro impegno e con il loro sacrificio, e continuano quotidianamente a farlo: a tutti costoro rivolgo il mio profondo rispetto, la mia gratitudine e un genuino senso di compartecipazione e vicinanza.