(ASI) Sale la preoccupazione in tutto lo Stato ebraico al punto da iniziare a fare parlare di terza ondata legata al Coronavirus. Il veloce aumento dei contagi di Covid, per lo più attribuiti alla variante Delta, ha allarmato le autorità sanitarie israeliane.
Dopo varie settimane in cui il numero quotidiano dei nuovi contagi era inferiore a 10, negli ultimi giorni si è registrata una rapida accelerazione e ieri il totale dei nuovi casi è stato di 125, per lo più fra adolescenti. Le autorità sanitarie hanno consigliato di procedere alla vaccinazione dei giovani di età compresa fra 12-15 anni. "Ne abbiamo già vaccinati 23 mila, con una prima dose, senza rilevare ripercussioni significative'" ha detto al sito Ynet il direttore generale del ministero Chezi Levy. Secondo la stampa, è prevedibile che le loro vaccinazioni saranno completate entro la fine di luglio.
L'ingresso di nuove varianti in Israele è attribuito alle visite di persone in Paesi a rischio. Al momento, secondo Levi, i più pericolosi sono sei: Russia, India, Messico, Brasile, Argentina e Sudafrica. Le autorità fanno appello alla popolazione a non recarsi affatto in quegli Stati. Il premier Naftali Bennett ha compiuto, nelle ultime ore, un sopralluogo all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv per verificare la efficacia dei controlli sanitari.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia