(ASI) Roma/Parigi - “Accogliamo con grande favore la notizia di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, raggiunto grazie all’intervento dell’Egitto e delle Nazioni unite. Lo stop al conflitto è una buona notizia per l’inizio di un nuovo processo di pace tra israeliani e palestinesi.
Restano inaccettabili le violente aggressioni di Hamas che ha lanciato in pochi giorni migliaia di missili su Israele, generando così di conseguenza molte vittime tra palestinesi e israliani. Rinnoviamo il nostro appello alle pace, alla riconciliazione ma anche al riconoscimento internazionale del diritto di Israele a difendersi. L’unica soluzione resta ancora il dialogo, il quale non può che passare per l’impegno di tutti i protagonisti e della comunità internazionale a tutti i livelli. Il presupposto del dialogo tra Stato d’Israele e Autorità palestinese non può che essere la ferma condanna unanime nei confronti dell’organizzazione terroristica di Hamas, non solo per l’aggressione nei confronti di Israele, ma anche per da molti anni aver preso in ostaggio la popolazione di Gaza. Hamas non è un interlocutore, utilizza i civili quali scudi umani o addirittura quali vittime sacrificali da poter conteggiare a proprio favore nelle statistiche del conflitto. L’appoggio ad Hamas, sul piano militare e finanziario, di alcuni Paesi deve essere subito impedito dalla Comunità internazionale, questo obiettivo deve essere la priorità assoluta di tutti per dare un contributo immediato alla pace in Medio oriente. Sarà impossibile raggiungere la pace finché Hamas non libererà Gaza dalla sua repressiva presenza, non si può raggiungere accordi duraturi con i terroristi.”
- Così l’Imam Hassen Chalghoumi, Presidente della Conferenza degli Imam di Francia e Alessandro Bertoldi, Presidente di Alleanza per Israele.