(ASI) Il capo di stato maggiore dell'IDF, Aviv Kochavi, ha detto questa sera che l'operazione militare, in corso a Gaza, continuerà per almeno altri due giorni durante i quali si intensificheranno gli attacchi israeliani nella Striscia.
Anche il premier Benyamin Netanyahu è stato chiarissimo: “Le istruzioni sono di continuare a colpire con durezza gli obiettivi del terrorismo" per quanto tempo sarà necessario per riportare la calma. Sembrano intravedersi, nonostante la durezza di tali affermazioni, piccoli spiragli di pace. Lo Stato ebraico consentirà domani l’ apertura parziale del valico di Kerem Shalom per consentire l’ ingresso di carburante al fine di alimentare l'unica centrale elettrica nella enclave palestinese, evitando così un black out nella sua parte settentrionale. Lo ha riferito l’ emittente televisiva Sky News Arabia. Una fonte diplomatica, citata dal giornale Times of Israel, ha reso noto che un accordo, per il cessate il fuoco, potrebbe essere raggiunto entro al massimo 48 ore. Il Consiglio di sicurezza dell’ Onu continua a essere paralizzato, nel frattempo, dall’ esercizio del diritto di veto da parte della Casa Bianca. Washington ha bloccato, nelle ultime ore, la terza bozza di dichiarazione giunta agli ambasciatori del Palazzo di Vetro di New York.
Lo hanno riferito fonti dell’ importante organismo internazionale, precisando che si terrà domani un altro vertice di emergenza. La motivazione dell’ opposizione del governo d’ Otreoceano è sempre la solita: i contenuti, riportati nel documento sottoposto all’ attenzione degli ambasciatori, non sono adatti al fine di sostenere sforzi diplomatici per porre fine all'escalation in atto da una settimana. Non si fermano intanto le ostilità.
Proseguono i lanci di razzi contro il “nemico sionista” e i raid dei velivoli con la Stella di David. Sirene di allarme ed esplosioni sono state avvertite, in serata, al confine tra Libano ed Israele nella località di Kfar Giladi per sei vettori che non hanno superato il confine del Paese dei cedri, esplodendo sul suo territorio. L’ artiglieria israeliana ha risposto, sparando verso la fonte dei lanci.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia