(ASI) Pare di essere tornati indietro nel tempo. Il clima sembra quello di 58 anni fa, quando l’ umanità era sull’ orlo di un precipizio.
"Un qualunque passo sbagliato, o mancanza di pazienza, può gettare tutto il mondo in un abisso di problemi molto complicati" a causa di un possibile “scontro militare diretto” tra Stati Uniti e Russia”.
E’ la durissima posizione del Consiglio di sicurezza nazionale di Mosca. Essa è stata illustrata, questa mattina, dal vicepresidente dell’ organismo, citato dall’ agenzia di stampa Sputnik. Dmitri Medvedev ha paragonato dunque la crisi attuale, tra il Cremlino e la Casa Bianca (le due superpotenze hanno ritirato gli ambasciatori dai reciproci territori) a quella missilistica di Cuba, avvenuta nel 1962, che avrebbe potuto generare un conflitto nucleare su scala planetaria. I due scenari sono molto simili, ha evidenziato. Si è domandato poi se anche Biden sia in grado di raggiungere un compromesso come fecero, in quel momento, i responsabili delle due nazioni.
Non ha dato risposta, trasformando il tutto in un quesito retorico dalla risposta già scontata e purtroppo negativa. Ha criticato così la frase dell’ attuale leader di Washington secondo cui “la Russia pagherà” un prezzo per le sue azioni destabilizzanti. Tale presa di posizione – ha concluso - porterà a un “vicolo cieco”. Lo scontro non riguarda esclusivamente le due superpotenze, ma anche gli alleati degli Stati Uniti. Le Repubbliche baltiche hanno espresso forte solidarietà alla Repubblica Ceca, che ha espulso alcuni diplomatici di Vladimir Putin dopo l’ accusa di aver causato l’ esplosione nel 2014, in un deposito di armi.
Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania hanno annunciato l'espulsione di diplomatici russi. Vilnius ha dichiarato persona non grata due di Mosca, mentre Tallinn e Riga uno a testa.
Durissime, in particolare, le prese di posizione della Lettonia e dell’ Estonia. Mosca ''ha commesso una grave violazione del diritto internazionale in un paese membro dell'Ue e della Nato, ha minato la sua sovranità e ha ucciso due persone". Queste azioni – prosegue il comunicato – “sono dannose alla sicurezza e alla stabilità in Europa".
Ferma condanna anche dalla Lettonia. Essa “ha interesse a costruire un rapporto con la Russia basato sul rispetto reciproco, sul diritto internazionale e sulla Convenzione di Vienna. Le azioni della Russia dimostrano che Mosca ha violato questi principi", riferisce un comunicato del ministero degli Esteri di Riga.
Marco Paganelli - Agenzia Stampa Italia