(ASI) Teheran ha replicato duramente alle accuse rivolte, nelle ultime ore, da Parigi, Berlino e Londra. "L'accordo sul nucleare del 2015 è vivo solo grazie all'Iran e non ai leader" di Francia, Germania e Gran Bretagna. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri di Teheran, Javad Zarif, in risposta ad una dichiarazione congiunta rilasciata, nei giorni scorsi, dai tre alleati occidentali.
Questi ultimi avevano esortato fortemente, sabato in una nota stampa, la Repubblica Islamica a sospendere la sua presunta attività legata alla produzione di armi atomiche e a tornare all'accordo, stipulato nel 2015 in merito allo sviluppo energetico civile, con alcuni componenti della comunità internazionale. I leader europei e quello d’Oltremanica "fanno affidamento all'Ufficio Usa, per il controllo dei beni esteri per adempiere ai loro obblighi ai sensi” dell’ intesa, però non hanno attuato le dovute azioni per mantenerla in vigore. Lo ha evidenziato, sempre sul social network, il numero uno della diplomazia del paese degli Ayatollah. Ricordate – ha poi chiesto - l'iniziativa nata morta del capo dell’Eliseo “Emmanuel Macron, o il mancato pagamento del debito ordinato dal tribunale da parte del Regno Unito?". Il responsabile del dicastero si è rivolto, poi in un altro cinguettio, al proprio omologo di Parigi, Jean-Yves Le Drian, che ha incolpato ieri la nazione dei Pasdaran di destabilizzare i suoi vicini nella regione: "Caro collega: hai mandato in frantumi la tua carriera con le armi vendute ai criminali di guerra sauditi. Evita assurde sciocchezze sull'Iran. Tu stai destabilizzando la nostra regione. Smettila di proteggere i criminali che usano” i tuoi strumenti bellici “ per massacrare i bambini nello Yemen". La tensione è aumentata, intanto, in tutta l’area non solo a causa della retorica violenta. Alcuni missili balistici sono stati lanciati, dall’esercito della Guida suprema Alì Khamenei, nell’Oceano Indiano a poca distanze da una nave commerciale e dalla portaerei americana Nimtz. Il pentagono ha ordinato, a due suoi bombardieri B52, di levarsi immediatamente in volo per perlustrare la zona, invitando il nemico a non proseguire l’escalation.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia