(ASI) E’ stato presentato ieri il piano, da 1.900 miliardi di dollari, per il salvataggio dell’economia redatto dalla nuova amministrazione di Joe Biden. 160 di questi saranno destinati alle vaccinazioni nei confronti del Coronavirus, 1000 agli americani (anche per l’introduzione del salario minimo, di 15 dollari all’ora, provvedimento desiderato particolarmente dalla sinistra democratica), 440 alle imprese, ma pure 350 agli stati e ai governi locali.
"Dobbiamo agire subito e non possiamo aspettare", ha sottolineato, nel suo discorso, il presidente eletto. "In gioco – ha aggiunto colui che si insedierà mercoledì 20 gennaio a Washington - c'è la salute " dei cittadini. L’iniziativa legislativa sarà il suo primo banco di prova al Senato del Congresso Usa. Le tempistiche tuttavia non sono chiare, in quanto il voto potrebbe affiancare quello sulla richiesta di impeachment di Donald Trump, accusato di aver istigato l’assalto a Capitol Hill avvenuto la settimana scorsa, che ha già avuto mercoledì l’ok dalla Camera dei Rappresentanti. Il successore del tycoon ha molta fretta e non vuole, pertanto, che vi siano ritardi per nessun motivo. Ha esortato quindi i parlamentari all’unità “per fare quello che serve al paese”. Ha bocciato, al contempo però, il piano di somministrazione, del siero anti Covid, messo in piedi dalla Casa Bianca. “Bisogna accelerare – ha evidenziato - perché più velocemente si procede, "prima ci lasciamo alle spalle la pandemia". Ha promesso che si arriverà all’inoculazione di 100 milioni, di dosi di sieri, utili a produrre le difese immunitarie contro l’infezione, nei suoi primi due mesi e quaranta giorni di guida della nazione d’Oltreoceano. Ha ammesso che le misure, che sottoporrà a breve all’attenzione del Parlamento, portano con sé spese gravose, ma “i benefici superano i costi” e ridurranno le diseguaglianze che sono state accentuate dall’emergenza sanitaria.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia