(ASI) Il Messico ha denunciato numerosi assassini di ispanici negli Stati Uniti, addirittura nella sola California tra il 2009 ed il 2018 ben 6.349 ispanici sarebbero stati uccisi con armi da fuoco. A lanciare il grido d’allarme il Consolato generale del Messico a Dallas, negli Stati Uniti, che tramite ilproprio account Twitter ufficiale ha riferito che dal 2009 al 2018 19.998 ispanici sono stati uccisi con armi da fuoco negli Stati Uniti.
Il rapporto ha anche specificato che l’80% di queste azioni è avvenuta in soli dieci stati, 1.101 delle quali in Arizona, mentre lo stato della Florida ha registrato l’omicidio di 1.380 ispanici. Il rapporto sottolinea anche che il 58% degli assassinii sono avvenuti negli stati di confine, compresa la California con una cifra di 6.349 morti mentre in Texas sono stati 3.560 gli ispanici uccisi con armi da fuoco.
Per quanto riguarda gli Stati di confine, il presidente Donald Trump ha detto martedì, visitando una porzione del muro in Texas che durante la sua amministrazione “è stata attuata una riforma del sistema migratorio, affrontando i coyote (gli immigrati solitari ndr) e i cartelli”.
Il Texas, secondo le statistiche, è lo stato da dove entra il maggior numero di immigrati privi di documenti.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia