(ASI) Dopo l'annuncio, da parte del Cnt, della cattura di Saif al-Islam Gheddafi lungo il confine del Niger, è attesa per oggi la dichiarazione di liberazione della Libia dal regime del Colonnello.
Intanto, passata l'euforia dei festeggiamenti, stanno nascendo in seno alla comunità internazionale le prime perplessità e critiche sull'accaduto. Ieri a Ginevra il portavoce dell'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Rupert Colville, ha sottolineato la necessità di aprire un'inchiesta sulla morte del Rais affermando: "Ci sono quattro o cinque versioni diverse sulla morte di Gheddafi. C'è bisogno di un'indagine per chiarire le circostanze ancora poco chiare su questa vicenda".
Anche il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha avuto modo di criticare l'operato della Nato e il suo coinvolgimento sulla barbara uccisione di Gheddafi. "Il convoglio sul quale viaggiava il Rais non minacciava nessuno quando è stato attaccato dalla Nato- dichiara il ministro - Non vi è alcun collegamento tra la no-fly zone e un attacco contro il convoglio che era un bersaglio a terra e che non rappresentava una minaccia per i civili, soprattutto perchè in fuga".