(ASI) Continuano gli sforzi diplomatici per provare a fermare il sanguinoso conflitto, in corso da un paio di settimane, tra Armenia e Arzebaigian nel Nagorno Karabah.
La prima ha denunciato, sul sito ufficiale del proprio governo, un raid aereo, compiuto dal nemico, sulla storica cattedrale di Ghazanchetsots, presente nella città di Shushi, situata nella regione contesa dalle due nazioni. Il ministro degli Esteri di Baku, Jeyhun Bayramov, incontrerà nelle prossime ore a Ginevra i rappresentanti di Francia, Russia e Stati Uniti che guidano il gruppo di Minsk dell’Osce. Quest’ultimo sta effettuando un’importante mediazione tra le parti in conflitto. Siamo davanti a una tragedia gravissima.” La gente sta morendo. Ci sono perdite di vite in entrambi gli schieramenti”. Il leader del Cremlino ha commentato così la drammatica situazione in una intervista, alla tv di Stato russa, auspicando che il conflitto “finisca in un futuro molto vicino”. L’appello sembra essere però lontano da una sua reale concretizzazione, in quanto le armi faticano a tacere nelle zone in cui sono in corso le attività belliche.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia