(ASI) La legge varata da Israele nel 2017, volta a legalizzare gli insediamenti ebraici in Cisgiordania costruiti su terra privata palestinese, è “incostituzionale”.
Lo ha stabilito, nelle ultime ore, la Corte Suprema del paese di Benjamin Netanyahu con otto voti favorevoli e uno contrario. La sentenza ha riferito che la norma in questione "viola i diritti di proprietà e di eguaglianza dei palestinesi, mentre privilegia gli interessi dei coloni” di Gerusalemme rispetto ai residenti nell’area. I giudici hanno anche rilevato che la disposizione, approvata dalla Knesset, non "fornisce sufficiente rilievo" allo status dei "palestinesi come residenti protetti in un'area sotto occupazione militare". La decisione dell’organo giurisdizionale è stata assunta, mentre il governo si appresta ad annettere parti della Cisgiordania, nonostante il rischio di un possibile conflitto regionale derivante dall’eventuale concretizzazione di tale progetto.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia