(ASI) Sono giunte nelle acque territoriali del Venezuela le due navi cisterna iraniane con la benzina necessaria al Paese bolivariano. La seconda nave è giunta questa mattina ed a breve dovrebbe attraccare al porto della raffineria di El Palito, situato nel comune di Puerto Cabello, sulle coste dello stato di Carabobo.
La pattuglia oceanica Yekuana, di nazionalità venezuelana, ha già incontrato la nave cisterna in acque internazionali e inizia la missione di scortarla.
Con queste due navi si rafforzare il legame politico ed economico tra due paesi considerati “dittature” dagli Usa e per questo osteggiati da parte della comunità internazionale. Il carico si è reso necessario a causa della mancanza di benzina nel paese indiolatino che pure è uno dei paesi più ricchi di petrolio.
Quello del Venezuela in tal senso è un vero e proprio paradosso se si considera la grande ricchezza del sottosuolo del paese ma da sempre Caracas ha preferito investire nell’esportazione del greggio, più redditizia, rispetto alla lavorazione in loco del petrolio.
Ora a causa delle sanzioni imposte unilateralmente da Washington, dalla grave crisi economica che sta vivendo il paese per numerose ragioni e l’emergenza planetaria legata al Covid-19 il paese è praticamente rimasto senza benzina e quindi si è reso necessario importarlo dall’Iran che così può iniziare ad inserirsi nel mercato sudamericano.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia