(ASI) La base militare di Sigonella, o Piccola Saigon come la chiamano i militari yankee, è sempre più centrale nella strategia militar-imperialista di Washington.
(ASI) La base militare di Sigonella, o Piccola Saigon come la chiamano i militari yankee, è sempre più centrale nella strategia militar-imperialista di Washington.
Qui infatti sta prendendo vita il progetto di comunicazione militare globale Ags ed inoltre il presidio militare siciliano sta recitando un ruolo centrale nella conquista della Libia fortemente voluta da Francia ed Inghilterra ed avallata senza problemi dagli Usa e dal suo braccio armato, la Nato.
Ora la presenza dei libertiferi soldati dello Zio Sam sembra destinata ad aumentare ancora visto che il Pentagono ha ufficialmente proposto di trasferire nella più grande isola del Mediterraneo il Soceur, ovvero il comando per le operazioni speciali Usa in Europa, e alcuni dei suoi reparti d’elite con oltre 6.000 uomini a disposizione, attualmente di stanza in Germania ed Inghilterra.
A dare notizia di questo rimescolamento delle carte che punta a ridisegnare il dispiegamento delle truppe americane nel Vecchio continente un cablogramma dell’ambasciata statunitense diffuso da Wikileaks.
Sempre lo stesso documento riferisce di un incontro del gruppo di lavoro italo-statunitense per la “revisione della postura globale in tema di difesa” poco tempo prima proprio per discutere di questa eventualità-
Personalità presenti all’incontro, avrebbero confermato che al centro dei colloqui ci sarebbe stato il possibile cambiamento della visione strategica globale USA e più dettagliatamente sul lavoro per rivedere la presenza militare nello Stivale.
La ristrutturazione organizzativa di Sigonella includerebbe anche l’estensione dei livelli delle forze, delle attività di addestramento e della tipologia delle missioni.
L’Italia quindi si conferma sempre più una colonia a stelle e strisce.
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