(ASI) In Colombia torna a crescere la tensione sociale dopo che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 5 persone tra leader della società civile e attivisti dei diritti umani; la zona del paese più colpita è quella di Cauca, dove dall’inizio dell’anno sono stati assassinati 16 attivisti.
Tra gli ultimi a pagare con la vita il loro impegno sociale Uenseslao Guerrero de La Cruz, ex presidente del Community Action Board e leader della comunità nel distretto di Curacas, ucciso da due fuggitivi motorizzati che sono fuggiti nel comune di Mercaderes, situato a sud del dipartimento di Cauca.
La notizia è stata data dal sindaco di Mercaderes, Fernando Díaz Salamanca, che ha invitato le autorità dipartimentali e nazionali a coordinare gli sforzi “sia per gli investimenti in ambito sociale sia per la protezione dei leader sociali e dei diritti umani”.
La morte di Uenseslao, si è andata ad aggiungere alle quattro vittime dello scorso 29 aprile, che sono morte in un massacro nel villaggio di El Vado, comune di Mojarras, nello stesso comune di Mercaderes, dove l'attuale presidente del Community Action Board, Álvaro Narváez Daza ha perso la vita.
Narváez Daza è stato assassinato insieme a sua moglie, uno dei suoi figli e sua nipote, dopo aver ricevuto diverse ferite da proiettile da un gruppo armato non identificato.
L'ex governatore del dipartimento di Cauca, ora senatore, Temístocles Ortega, ha denunciato il fatto attraverso il social network Twitter.
A questi assassinii mirati si aggiungono varie azioni violente che hanno seminato la paura e la preoccupazione delle comunità, che denunciano anche le aggressioni subite dalla pubblica sicurezza.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stamap italia