(ASI) I servizi segreti cinesi hanno dato vita, dallo scorso marzo, a una campagna di disinformazione globale, volta alla diffusione del panico, tra i cittadini negli Stati Uniti e in Europa.
La notizia è stata divulgata ieri dal New York Times, citando fonti dell’intelligence americana. Il quotidiano ha specificato che tutto ciò è avvenuto tramite i social network e gli sms, arrivati sui cellulari delle persone residenti nel territorio d’oltreoceano e nel vecchio continente. Il giornale della Grande Mela ha evidenziato inoltre che il gigante asiatico ha utilizzato tecniche simili, a quelle impiegate dalla Russia, per influenzare le elezioni presidenziali del 2016 con cui Donald Trump è diventato capo della Casa Bianca. La nuova accusa degli Usa potrebbe generare un incremento della tensione, tra le due superpotenze, in quanto segue la scelta dello Stato americano del Missouri di avviare una causa giudiziaria nei confronti del governo di Pechino, attribuendogli la responsabilità della diffusione della pandemia del Covid – 19 nel suo territorio. Dura e immediata è stata la replica della controparte. Geng Shuang, portavoce del ministero degli Esteri della nazione del Dragone, ha riferito infatti che il suo dicastero ha fornito a Washington informazioni sulla vicenda dal 3 gennaio di quest’anno. "Tale abuso di contenzioso non è favorevole alla risposta epidemica e contrasta con la cooperazione internazionale", ha ammonito poi il diplomatico.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia