(ASI) La difesa giapponese, tramite il ministro Taro Kono, effettuerà oggi grazie ad un cacciatorpediniere e velivoli da pattugliamento marittimo di intraprendere una missione di “raccolta delle informazioni” nell’area del Golfo Persico. L’obiettivo della missione è quello di contribuire alla sicurezza dell’area.
La missione era stata approvata dal governo di Tokyo lo scorso anno e sarà effettuata nonostante le proteste delle opposizioni che ne chiedevano un rinvio, e punta a tutelare il passaggio delle navi commerciali giapponesi nonostante le crescenti tensione tra Stati Uniti e Iran.
Sempre per cercare di contribuire alla normalizzazione della situazione il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, intraprenderà domani un viaggio ufficiale nel Medio Oriente per cinque giorni. Il capo di governo giapponese intende dare un contributo alla stabilizzazione della regione: Tokyo aveva inizialmente annunciato il rinvio del viaggio ufficiale, a causa dei venti di guerra innescati dall’uccisione mirata del generale iraniano Qasem Soleimani a Baghdad, e dalla successiva rappresaglia iraniana contro due basi irachene ospitanti truppe statunitensi. Abe ha deciso di condurre il viaggio ufficiale dopo che il presidente Usa, Donald Trump, è parso allontanare l’ipotesi di un conflitto militare aperto contro Tehran.
Il presidente dell’Iran, Hassan Rohani, ha incontrato il primo ministro del Giappone Shinzo Abe a Tokyo lo scorso 20 dicembre; nell’occasione i due leader hanno discusso lo stato delle relazioni bilaterali, il commercio energetico, l’accordo sul nucleare iraniano del 2015, le sanzioni degli Stati Uniti all’Iran e i piani del Giappone per l’invio di asset militari nel Golfo Persico, dopo gli attacchi subiti da petroliere giapponesi lo scorso giugno.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
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