(ASI) I movimenti contadini della Bolivia hanno deciso di schierarsi al fianco di Evo Morales contro il colpo di Stato che ha portato al potere l’autoproclamata presidente Jeanine Anez.
Lo riferisce un comunicato diffuso dal Consiglio delle federazioni contadine dello Yungas e di La Paz (Cofecay), nel quale si invitano i dirigenti dei vari organismi presenti nel territorio a nord est di La Paz "”ad aderire al cento per cento alla grande mobilitazione indetta per questo lunedì”. Gli abitanti della regione andina nota come Yungas marceranno “a difesa dei diritti umani, per il rispetto della whipala (la tipica bandiera che rappresenta dei popoli nativi), il ripudio del colpo di stato e l'uso di armi letali da parte delle Forze armate contro il popolo boliviano”.
Il corte che si sta svolgendo nel pomeriggio italiano rivendica anche la richiesta dell’apertura di un tavolo di dialogo per far uscire il paese dalla crisi, appuntamento fissato per domani mattina alle ore 10,30 locali, le 16,30 in Italia.
Nel fine settimana il senatore del Movimento al Socialismo (Mas il partito di Morales), Efrain Chambi, aveva riferito di progressi nel dialogo fatto con il Partito democrata cristiano (Pcd) per un accordo sulla nascita di un nuovo tribunale supremo elettorale (Tse), anticipando dialoghi con esponenti di Unidad democratica (Ud), il partito dell'autoproclamata presidente ad interim Anez.
La crisi iniziata dopo le elezioni dello scorso 20 ottobre ha provocato fino ad oggi 23 morti e 715 feriti secondo il bilancio ufficiale redatto dalla Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) il bilancio degli scontri è ad oggi di 23 morti e 715 feriti.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia