(ASI) Il mondo guarda con forte preoccupazione quanto sta accadendo, in queste ore, ad Hong Kong. Gli occhi, dell’intera comunità internazionale, sono puntati sulla situazione più critica che si sta consumando nei pressi del politecnico della città.
Centinaia di manifestanti sono asserragliati infatti nell’edificio dell’ex colonia britannica. La polizia ha intimato loro di uscire, minacciando l’immediato arresto per sospetta rivolta. Proseguono gli scontri da ieri, intanto, tra i dimostranti e gli agenti della sicurezza. Il bilancio è molto grave, in quanto parla al momento di 40 feriti e di 154 persone portate in carcere. L’Alta Corte ha giudicato incostituzionale nel frattempo il divieto, sancito dalla governatrice Carrie Lam, di portare maschere nei cortei. La Cina ha minacciato un possibile intervento militare, per ristabilire l'ordine pubblico, nonostante i moniti ad evitarlo da parte dell’amministrazione americana. Gli Stati Uniti hanno accusato le autorità locali, filo Pechino, di aver attuato un uso eccessivo della forza nei confronti di coloro che sono scesi nelle piazze per chiedere l’indipendenza dal gigante asiatico e l’approvazione di riforme democratiche. L’Unione Europea ha detto di essere preoccupata per gli eventi, aggiungendo che sta monitorando questi ultimi molto da vicino.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia