(ASI) Proteste al Cairo, ieri contro il governo guidato da Abdelfettah al – Sisi, organizzate sui social network dall’imprenditore egiziano, Mohammed Alì, in esilio in Europa.
L’uomo d’affari ha accusato il presidente della sua nazione di aver compiuto atti gravi di corruzione. La polizia ha sparato gas lacrimogeni contro le centinaia di persone, radunate in piazza Tahrir simbolo della Primavera Araba del 2011 che ha esautorato il predecessore Hosni Mubarak, al fine di disperderle. Alcuni manifestanti sono stati arrestati dagli agenti e l’accesso all’area, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa, è stata bloccata. Tali azioni hanno ricevuto la condanna di Human Rights Watch. La nota realtà, costituita per difendere i diritti umani, ha bollato l’intervento delle autorità come “un uso brutale della forza”, nonostante le azioni pacifiche attuate dai dimostranti. Immagini, la cui autenticità deve essere ancora verificata, hanno mostrato inoltre cortei in altre città del paese mediorientale. La tensione sta crescendo così ovunque e richiamando alla memoria gli eventi di 8 anni fa.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia