(ASI) Continua ad aumentare la tensione tra gli Stati Uniti e l’ Iran dopo l’attacco, di sabato scorso attribuito dagli Usa e Riad a Teheran, contro i due impianti petroliferi più grandi del mondo in Arabia Saudita.
Le prossime ore potrebbero essere decisive, dal momento che il presidente americano comunicherà “un importante annuncio”. Non è chiaro se si limiterà esclusivamente a illustrare le nuove sanzioni economiche, che ha ordinato di preparare al suo segretario al Tesoro nei confronti della Repubblica Islamica, o se ci sarà altro. L’unica certezza deriva da ciò che trapela da fonti della Casa Bianca. Donald Trump riunirà qui, già oggi per l’ennesima volta in pochi giorni, il suo Consiglio di sicurezza nazionale. I collaboratori gli illustreranno gli obiettivi, del paese degli Ayatollah, che potrebbero essere colpiti in risposta alla tragedia, dello scorso 14 settembre, avvenuta sul territorio della nazione alleata. Il Comandante in capo avrebbe l'opportunità di autorizzare una rappresaglia immediata e limitata. L’obiettivo è quello di evitare un conflitto regionale e mondiale. I Pasdaran hanno affermato intanto, forti dell’appoggio di Russia e Cina, di essere pronti alla “guerra totale” contro Washington in caso di attacco e continuano a ribadire la propria estraneità all’azione ostile accaduta, circa una settimana fa, sulle raffinerie dell’Aramco. Mosca e Pechino puntano ad abbassare la tensione per evitare l’irreparabile. Navi militari del Pentagono si trovano però già nella zona di crisi e sarebbero pronte ad entrare in azione subito dopo un eventuale via libera del tycoon.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia