(ASI) - Seconda bocciatura sulla mozione presentata da Boris Johnson in Parlamento per la convocazione di elezioni anticipate nel Regno Unito il 15 ottobre.
La Camera dei Comuni l'ha bocciata con 293 sì contro 46 no e molti astenuti. Il quorum necessario sarebbe stato dei due terzi ma gli oppositori, con i Labour in testa, hanno confermato il no chiedendo inoltre al premier Tory d'assicurare il Paese che il 31 ottobre non vi sia una Brexit no deal nel rispetto della legge pro-rinvio appena varata. "Le opposizioni pensano di capire le cose meglio del popolo, credono di poter rinviare la Brexit senza chiedere al popolo britannico di dire la sua in una elezione. Questo governo andrà avanti per trovare un accordo con l'Ue malgrado le diversioni dell'opposizione", ha ribadito a gran voce il premier Tory, escludendo alcun tipo di rinvio oltre il 31 di ottobre.
Nel suo discorso Johnson Boris aveva rilanciato la sfida delle elezioni per sciogliere il nodo della Brexit ripresentando in tono polemico e in un clima rovente una mozione per il voto anticipato. Il premier Tory ha preso di mira le opposizioni, e in particolare il leader laburista Jeremy Corbyn, accusati di aver invocato a lungo le urne, ma di volerle ora posticipare malgrado la legge anti-no deal sia stata frattanto approvata: "L'unica ragionevole spiegazione è che hanno paura che vinceremo noi".
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia