(ASI) - Ursula von der Leyen sarà la prima donna a presiedere la Commissione europea. "Perdo un ministro, ma guadagno un’alleata", le ha detto da Berlino Angela Merkel. Nonostante questo, all’Europarlamento non c’è una maggioranza solida. anche se lei sostiene che "In democrazia la maggioranza è maggioranza".
Von der Leyen è stata eletta con solo 9 voti in più del quorum; si è fermata a quota 383 e se il primo novembre ci sarà lei nell’ufficio di Jean-Claude Juncker è anche grazie ai 14 eurodeputati M5S e ai 26 conservatori polacchi, due partiti ufficialmente fuori dalla coalizione europeista uscita il 26 maggio dalle urne. Ci sono stati anche 22 astenuti e almeno una quarantina di defezioni ufficiali tra i socialisti (tra cui i tedeschi della Spd, i francesi e gli olandesi).
Tra gli italiani, oltre ai Cinque Stelle hanno votato a favore Pd e Forza Italia. Contrari Fratelli d’Italia mentre il partito leghista all’ultimo momento ha deciso di votare contro. Ma perchè? I leghisti sarebbero rimasti spiazzati dal discorso pronunciato in aula dalla tedesca, un intervento con un’impronta europeista, scritto proprio con l’obiettivo di conquistare i voti dei gruppi più tradizionali. Ha parlato inoltre dell’immigrazione affermando che "salvare vite in mare è un obbligo" e che "L’Ue va rafforzata e chi vuole farla fiorire mi avrà dalla sua parte, ma chi vuole indebolirla troverà in me una nemica". I conti sui voti non tornano comunque, il che significa che il partito dei franchi tiratori si è rivelato molto più forte del previsto: almeno 40 voti in meno del previsto. E si tratta probabilmente del Ppe, anche perché Verdi e Sinistra avevano già annunciato la loro contrarietà. Sarà difficile per von der Leyen trovare una maggioranza stabile e coesa in Commissione Europea.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia