(ASI) La tensione è già altissima in tutta l’area e potrebbe crescere, nelle prossime settimane, con pesanti riflessi negativi nel mondo.

Fonti diplomatiche occidentali, al palazzo di vetro delle Nazioni Unite a New York, hanno rivelato al quotidiano israeliano Maariv che gli Stati Uniti stanno valutando possibili raid aerei limitati, da effettuare probabilmente all’inizio di luglio, per fermare il piano nucleare di Teheran. Secondo quanto si è appreso, si starebbero svolgendo, da venerdì scorso, “ riunioni incessanti” alla Casa Bianca con i vertici del Pentagono, per preparare l’iniziativa militare, dopo la notizia che Teheran potrebbe aumentare a breve i livelli di arricchimento dell’uranio. Il presidente Donald Trump vorrebbe evitare l’impresa bellica, però i falchi della sua amministrazione spingono in senso contrario, nonostante i durissimi moniti delle altre superpotenze. La Cina ha chiesto, al paese degli Ayatollah suo alleato, di continuare a rispettare l’intesa che ha stipulato con i componenti più importanti della comunità internazionale. Pechino e Mosca hanno criticato, tuttavia, l’annuncio del ministro della Difesa americano, Patrick Shanahan, dell’invio di altre 1000 truppe d’oltreoceano in Medioriente a scopo difensivo, in seguito all’attacco alle 2 petroliere, della settimana scorsa nel Golfo dell’Oman, attribuito da Washington al governo dei Pasdaran.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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