(ASI) Il governo venezuelano di Nicolas Maduro ha festeggiato l’uscita del paese dall’Osa, l’Organizzazione degli Stati americani con una serie di manifestazioni di piazza.
L’uscita ufficiale di Caracas dall’organizzazione è avvenuta due anni dopo che il governo aveva inviato una lettera alla segreteria generale del gruppo, anche se la storia non finisce qui. All’inizio di aprile infatti il Consiglio permanente dell'Osa ha riconosciuto a Gustavo Tarre Briceno, nominato dal golpista Juan Guaidò, la qualifica di inviato venezuelano.
Lo scontro politico tra Caracas e l’Osa va avanti da diverso tempo, anche se si è inasprito a gennaio quando il gruppo non ha riconosciuto il mandato presidenziale di Maduro e riconoscendo subito dopo Guaidò presidente ad interim del paese in qualità di presidente del Parlamento, carica assunta da questi appena due settimane prima.
In questi mesi il Venezuela ha criticato puntualmente ogni passaggio compiuto dall'Osa in favore di Guaidò definendo il riconoscimento di Briceno “una facciata e criminale violazione” del diritto internazionale. Il governo Maduro ha anche denunciato l'Osa per aver "illegittimamente" accettato "un fantoccio politico, la cui falsa esistenza è provata dalla trasgressione dell'ordinamento giuridico" del Venezuela. La decisione di Maduro di lasciare l'Osa veniva fatta esattamente due anni fa, nel pieno di una pressione che l'ente panamericano esercitava per denunciare "violazioni dell'ordine costituzionale" a Caracas.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia