(ASI) Roma - Dopo il ritiro dell'ambasciatore francese da Roma e cinque giorni di stallo e incomunicabilità tra i governi italiano e francese, tra i due Paesi si riapre un dialogo con Macron che parla al telefono con il capo dello Stato Mattarella. La rottura era dovuta all'incontro di Luigi Di Maio con i gilet gialli.
E' stato l'Eliseo a comunicare che i due presidenti si sono sentiti al telefono e "hanno ricordato che la Francia e l'Italia, che hanno costruito insieme l'Europa, hanno una responsabilità particolare per lavorare insieme alla difesa e al rilancio dell'Unione Europea". Nella nota si legge che: "I due presidenti hanno riaffermato l'importanza per entrambi i Paesi della relazione franco-italiana, nutrita da legami storici, economici, culturali e umani eccezionali". La telefonata appare l'inizio di un disgelo, che potrebbe riportare a breve l'ambasciatore francese in Italia ma il fronte Roma-Parigi è ancora caldo, soprattutto dopo la pubblicazione dell'analisi costi-benefici sulla Tav, che alimenta le tensioni tra Italia e Francia, con quest'ultima che vuole fortemente il progetto e con i lavori sul proprio fronte già iniziati. Tuttavia non si vedono ancora schiarite tra Macron e i vicepremier italiani.
"La telefonata del presidente Macron al presidente Mattarella conferma quello che andiamo ribadendo da giorni: i rapporti tra Italia e Francia sono così solidi da un punto di vista storico, culturale ed economico che non possono certo essere messi in discussione da singoli episodi", ha affermato il premier Giuseppe Conte, il quale non ha potuto parlare di persona con il presidente francese per i suoi impegni all'Europarlamento di Strasburgo. Ma il capitolo sulla Tav non è ancora concluso e la calma tra i due Paesi sul tema potrebbe non essere così duratura.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia