(ASI) - Dopo l’annuncio nel Dicembre scorso del ritiro delle forze statunitensi dalla Siria, voluta da Donald Trump, i rappresentanti delle Forze siriane democratiche (Fds), alleanza ribelle a maggioranza curda finora sostenuta dalla Coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa, si sono recati a Beirut per incontrare i vertici del movimento sciita libanese Hezbollah, il cui segretario generale è Hassan Nasrallah.
Nasrallah, in una sua recente intervista all’emittente televisiva “al Mayadeen”, ha osservato che la Siria è “in una situazione migliore che in passato” e che “Stati Uniti e Israele hanno fallito politicamente e militarmente”. Il leader di Hezbollah è tuttavia tornato sugli intensi raid aerei condotti la scorsa settimana dalle Forze di difesa israeliane (Idf) contro obiettivi iraniani e governativi nel sud della Siria.
Era il 20 Gennaio quando l'agenzia governativa di Damasco, ‘Sana’, aveva dichiarato che le difese aeree siriane avevano affrontato un'aggressione israeliana nel Sud del Paese ma gli avevano impedito di raggiungere i loro obiettivi. Si trattava di nove missili lanciati da Israele verso aree nel sud della Siria. Secondo Nasrallah: “Se il premier israeliano Benjamin Netanyahu si spingerà troppo oltre in Siria, l’Asse della Resistenza risponderà in maniera differente. Da un momento all’altro potrebbe esser presa la decisione di contrastare diversamente le aggressioni israeliane”, ha dichiarato. L’Asse della Resistenza comprende Siria, Hezbollah, Iran e Iraq, sostenuti anche dalla Russia e dalla Turchia.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia